Civile

Successioni e donazioni: institutio ex re certa e disposizioni a titolo universale

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a cura della Redazione PlusPlus24 Diritto

Successione e donazione - Institutio ex re certa - Altri beni esclusi - Successione legittima - Indicazioni.
L'institutio ex re certa, quando non comprende la totalità dei beni, non importa attribuzione anche dei beni che non formarono oggetto di disposizione, i quali si devolvono secondo le norme della successione legittima, destinata ad aprirsi ai sensi dell'articolo 457 c.c., comma 2, ogni qual volta le disposizioni a titolo universale, sia ai sensi del comma 1, sia ai sensi del comma 2 dell'articolo 588 c.c., non ricostituiscono l'unità. Invero il principio che la forza espansiva della vocazione a titolo universale opera anche in favore dell'istituito ex re certa, va inteso nel senso che l'acquisto di costui non è limitato in ogni caso alla singola cosa attribuita come quota, ma si estende proporzionalmente ai beni ignorati dal testatore o sopravvenuti. La qualifica di erede universale nella scheda testamentaria, associata all'attribuzione di un singolo bene o di un complesso di beni, pur potendo costituire un elemento valutabile di fini dell'indagine diretta ad accertare l'eventuale intenzione del testatore di assegnare quei beni come quota del patrimonio, ai sensi dell'articolo 588 c.c., comma 2, non giustifica, di per sé, l'attribuzione degli altri beni menzionati nel testamento e non attribuiti, occorrendo a tal fine che sia ricavabile dal complessivo contenuto del testamento una disposizione nell'universalità del patrimonio ai sensi dell'articolo 588 c.c., comma 1.
•Corte di cassazione, sezione II civile, sentenza 3 luglio 2019 n. 17868

Successioni e donazioni - Successione - Successione (in genere) - Beni - Assegnazione - Successione a titolo universale - Art. 588 c.c. - Testatore - Universalità dei beni - Quota del patrimonio relitto.
Ai sensi dell'articolo 588 c.c., l'assegnazione di beni determinati configura una successione a titolo universale (institutio ex re certa) qualora il testatore abbia inteso chiamare l'istituito nell'universalità dei beni o in una quota del patrimonio relitto, mentre deve interpretarsi come legato, se abbia voluto attribuire singoli, individuati beni. L'indagine diretta ad accertare se ricorra una o l'altra ipotesi si risolve in un apprezzamento di fatto, riservato ai giudici del merito e, quindi, incensurabile in cassazione, se congruamente motivato.
•Corte di cassazione, sezione II civile, sentenza 23 maggio 2014 n. 11544

Successioni "mortis causa" - Successione testamentaria - Testamento in genere - Disposizioni - A titolo universale e a titolo particolare (distinzione tra erede e legatario) - Criteri distintivi - Applicazione - Sindacabilità.
In tema di distinzione tra erede e legatario, ai sensi dell'art. 588 cod. civ., l'assegnazione di beni determinati configura una successione a titolo universale ("institutio ex re certa") qualora il testatore abbia inteso chiamare l'istituito nell'universalità dei beni o in una quota del patrimonio relitto, mentre deve interpretarsi come legato se egli abbia voluto attribuire singoli, individuati, beni. L'indagine diretta ad accertare se ricorra l'una o l'altra ipotesi si risolve in un apprezzamento di fatto, riservato ai giudici del merito e, quindi, incensurabile in cassazione, se congruamente motivato.
•Corte di cassazione, sezione II civile, sentenza 25 ottobre 2013 n. 24163

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