Giustizia

Milleproroghe alla Camera, vecchie regole per l'albo "Cassazionisti", resta la proroga degli sfratti

Disinnescata, almeno per ora, la mina più grossa: quella della prescrizione, scoppia la polemica per la mancata modifica del blocco degli sfratti.

di Francesco Machina Grifeo

Dopo il via libera delle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, il decreto Milleproroghe è arrivato questa mattina in Aula a Montecitorio, in prima lettura, dovrà poi passare al Senato. Le votazioni inizieranno questo pomeriggio, i tempi per l'approvazione sono comunque stretti considerata la scadenza del 1° marzo.

Disinnescata, almeno per ora, la mina più grossa: quella della prescrizione. Sono stati infatti accantonati gli emendamenti presentati da Azione, Italia Viva e Forza Italia, che chiedevano di congelare sino al primo gennaio del 2022 lo stop della prescrizione dopo il primo grado di giudizio previsto dalla riforma Bonafede. Raggiunta la convergenza della maggioranza su un ordine del giorno proposto dalla nuova Ministra della Giustizia Marta Cartabia, che impegna il governo ad affrontare il nodo della prescrizione all'interno di una riforma complessiva del processo penale e nel solco della Costituzione. E cioè dentro un disegno organico che consenta il bilanciamento di principi di rango costituzionale, a partire dal diritto a un giusto processo e di ragionevole durata.

Scoppia invece la polemica per la mancata modifica del blocco degli sfratti. L'articolo 13 (commi 13 e 14) proroga infatti fino al 30 giugno 2021 la sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili per mancato pagamento del canone alle scadenze, previste dal contratto nonché di rilascio dell'immobile venduto, relativamente ad immobili pignorati abitati dal debitore esecutato e dai suoi familiari. Il comma 14 prevede la proroga al 30 giugno 2021 della sospensione delle procedure esecutive immobiliari aventi ad oggetto l'abitazione principale del debitore. Secondo Confedilizia: ''E' enorme la gravità della marcia indietro sugli sfratti''. Plaudono invece le Associazioni degli inquilini. I proprietari di casa denunciano ''il colpo di scena che ha portato alla marcia indietro, all'ultimo secondo, sull'accordo con il quale la maggioranza aveva deciso di correggere la norma sul blocco degli sfratti contenuta nel decreto Milleproroghe''. Critici anche Fratelli d'Italia.

Fra le novità inserite in sede referente in Commissione, l'articolo 1-bis, ai commi da 1 a 6, autorizza l'Avvocatura dello Stato ad assumere 27 unità di livello dirigenziale non generale e 166 unità appartenenti all'area III, con conseguente aumento della dotazione organica. Inoltre, la Giustizia amministrativa è autorizzata per il triennio 2021-2023, ad assumere 45 unità di personale non dirigenziale, nonché 10 Consiglieri di Stato e 20 referendari Tar, con conseguenti modifiche alle rispettive dotazioni organiche.

Sul fronte avvocati invece, il comma 5-bis, dell'articolo 8, proroga di un ulteriore anno la disciplina transitoria che consente l'iscrizione all'albo per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori a coloro che siano in possesso dei requisiti previsti prima dell'entrata in vigore della riforma forense. La disposizione interviene sull'art. 22 della legge forense (legge n. 247 del 2012), consentendo l'iscrizione all'albo speciale che abilita gli avvocati al patrocinio dinanzi alla Corte di cassazione, al Consiglio di Stato, alla Corte dei Conti, alla Corte costituzionale e al Tribunale superiore delle acque pubbliche, agli avvocati che maturino i requisiti previsti prima della riforma, entro 9 anni (in luogo degli attuali 8 anni) dall'entrata in vigore della riforma stessa, e dunque entro il 2 febbraio 2022.

L'articolo 22-bis, introdotto durante l'esame parlamentare (con disposizioni identiche a quelle dell'articolo 1 del Dl n. 7 del 2021, contestualmente abrogato), stabilisce che gli a tti di accertamento, di contestazione, di irrogazione delle sanzioni, di recupero dei crediti di imposta, di liquidazione e di rettifica e liquidazione, per i quali i termini di decadenza scadono tra l'8 marzo 2020 ed il 31 dicembre 2020, sono notificati nel periodo compreso tra il 1° marzo 2021 e il 28 febbraio 2022. Nello stesso periodo si procede agli invii di una serie di ulteriori atti, comunicazioni e inviti, elaborati o emessi, anche se non sottoscritti. La norma stabilisce inoltre che i termini di decadenza per la notificazione delle cartelle di pagamento relative a una serie di dichiarazioni sono prorogati di quattordici mesi.

È prorogato al 28 febbraio 2021 il termine finale di scadenza dei versamenti, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non tributarie. Viene altresì differita al 28 febbraio 2021 la scadenza della sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall'agente della riscossione e dagli altri soggetti titolati, aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, pensione e trattamenti assimilati.

L'articolo 22-ter, inserito nel corso dell'esame in sede referente (con disposizioni identiche a quelle dell'articolo 2 del Dl n. 7 del 2021, contestualmente abrogato) proroga al 30 aprile 2021 l'efficacia di alcune norme speciali dettate per fronteggiare l'emergenza sanitaria negli istituti penitenziari. Si tratta delle disposizioni relative all'ammissione al regime di semilibertà (art. 28 del Dl n. 137/2020), alla concessione di permessi premio (art. 29 del Dl n. 137/2020) e alla esecuzione domiciliare della pena detentiva non superiore a 18 mesi (art. 30 del Dl n. 137/2020).

Arriva anche la proroga del bonus vacanze che si potrà utilizzare fino a fine 2021 e dell'anno accademico 2019-2020 che terminerà il 15 giugno per dare tempo agli universitari di laurearsi in corso nonostante gli stop imposti dall'emergenza. Ma tra gli emendamenti approvati spiccano anche alcuni dei temi cari al Movimento 5 stelle come la moratoria delle trivelle, che andrà avanti ancora fino a settembre. Mentre il mercato libero dell'energia slitta di un altro anno, a gennaio 2023 - con i clienti del mercato tutelato che potranno rimanere con i loro attuali contratti ancora per tutto il 2022.

Come chiesto dai sindaci arriva poi un po' più di tempo per le consultazioni sulla nuova carta dei siti idonei per il nucleare (ci saranno 120 giorni, e si sposta più in là anche la data per il seminario nazionale propedeutico alla sua adozione definitiva).

Spazio anche alla P.a., con l'ampliamento della platea dei precari che potranno beneficiare della stabilizzazione (i requisiti si possono maturare fino a tutto il 2021), al classico rinvio dell'adeguamento antincendio delle scuole ma anche al rafforzamento della struttura del Mef chiamata ad attuare il Recovery Plan, con 30 assunzioni e la possibilità di utilizzare 10 dipendenti di altre amministrazioni.

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