Il diritto di critica politica sulle scelte sessuali tollera l'opinione ma non l'hate speech
di Pietro Alessio Palumbo
Assume particolare rilevanza "il modo" in cui la comunicazione è effettuata, il linguaggio usato nell'espressione aggressiva, il contesto in cui è inserita

Se certo è qualificabile come "politica" l'esternazione di una specifica opzione ideologica sul tema delle unioni tra persone dello stesso sesso, manifestando, in chiave critica, un motivato dissenso, non può invece attrarsi nello spettro del legittimo esercizio della "critica politica" l'invettiva rivolta ad individui o aggregazioni determinate, selezionate esclusivamente per l'orientamento sessuale.
L'aggressione della sfera morale altrui
Ha chiarito la Corte di Cassazione con la sentenza n.25759...
Giustizia riparativa, Milano mette a punto uno “schema operativo” condiviso
di Francesco Machina Grifeo