La sentenza n. 192 del 2024 sulla "legge Calderoli" emessa dalla Consulta alcune settimane fa si può definire "storica", per il rilevantissimo impatto sulla ricostruzione complessiva dell'assetto costituzionale del nostro regionalismo. Anche se, come ci illustra nel suo editoriale Giulio M. Salerno, si colloca in un percorso ancora non facile per l'attuazione dell'autonomia differenziata, ove è probabile che l'adozione di scelte rilevanti sarà posticipata in attesa dell'esito del giudizio di ammissibilità del referendum abrogativo e, conseguentemente, dell'esito dell'eventuale consultazione popolare.
La sentenza n. 192 del 2024 sulla "legge Calderoli" (legge 86/2024) in tema di autonomia differenziata, è stata un'occasione unica per la Corte costituzionale: sollecitata con immediatezza da cinque Regioni contrarie all'impostazione voluto dall'attuale maggioranza, la Corte costituzionale ha potuto esprimersi in via immediata, così plasmando in via preventiva la legge-quadro che consente l'attuazione di un istituto giuridico molto divaricante dal punto di vista politico e istituzionale, ovvero l...
La liquidazione giudiziale del correntista
di Rossana Mininno
Anno giudiziario: crescono i diritti e si amplifica il ruolo del giudice
di Marcello Clarich, Professore ordinario di Diritto amministrativo presso l'Università «Luiss-Guido Carli» e Giuseppe Urbano, Avvocato del Foro di Roma
APERTURA ANNO GIUDIZIARIO 2025 - IL CANTIERE DELLE NORME - Separazione carriere: le discrasie che limitano una discussa riforma
di Giovanni Verde - Professore emerito di Diritto e procedura civile presso l'Università «Luiss-Guido Carli» di Roma