Carceri, Nordio: numero suicidi si ridurrà notevolmente in due anni
Rispondendo al question time del Senato ha detto che la nomina del Cap del Dap arriverà a breve. Settimana prossima l’incontro con l’Anm
“Se aumenta il numero dei carcerati non è colpa del governo, ma è colpa di chi commette dei reati e della magistratura che li mette in prigione. Anche perchè non risulta che siano state imprigionate in base a nuove leggi approvate da questo Parlamento”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al question time al Senato. “Il numero dei suicidi – ha aggiunto - è aumentato: ora sono 80, ma era intollerabile anche quando erano 50 o 60. E’ un fenomeno che non può essere risolto nè con una legge nè con un aumento dell’edilizia carceraria. Probabilmente va risolto con una rimodulazione del sistema penitenziario che richiede una rimodulazione del sistema penale. L’attenzione è massima ma non è una situazione facile”.
La nomina del Commissario edilizia penitenziaria, ha affermato, “entro due anni ridurrà notevolmente” il numero dei suicidi tra i detenuti in carcere.
E sulla mancata nomina del capo del Dap: “Posso assicurare che la nomina sarà abbastanza imminente. Ma si inserisce in tutta quella serie di nomine che vede soprattutto nella giurisdizione la difficoltà di coprire un incarico apicale per una serie di questione che obbediscono a parametri complessi”. Nordio ha poi sottolineato che è di competenza del Ministero della Giustizia proporre al Cdm il capo del Dap e non del sottosegretario Delmastro.
“Giovanni Russo – ha ricordato - ha presentato volontarie dimissioni per ricoprire un altro e prestigioso incarico internazionale. E’ giusto che un magistrato ambisca a tornare a fare il proprio lavoro di magistrato. Non c’è nulla di strano in questo turn over, è perfettamente fisiologico”. Quanto alla nomina di Di Domenica come facente funzione, “l’affidamento di funzioni vicarie non è un fatto nuovo, è già stato fatto diverse volte in passato da diversi governi. Non c’è nulla di nuovo sotto il sole”.
Rispondendo poi all’accusa di aver introdotto un alto numero di nuovi reati ha replicato: “Bulimia legislativa? Comprenderete che interpretare i bisogni odierni dei cittadini non è una mera operazione aritmetica: i reati non si valutano a peso, semmai a qualità e si valutano in relazione all’incidenza che hanno al rallentamento della giustizia, cioè nell’intasamento dei tribunali”.
“Alcuni reati gravissimi oggi stanno scomparendo - ha aggiunto - Le rapine a mano armato in banca non si fanno quasi più perché le banche non hanno cash, mentre con i reati informatici si possono svuotare conti correnti”. Il ministro, che ricordato ad esempio il reato di rave party con funzione “deterrente” e l’abrogazione del reato di abuso di ufficio, ha quindi osservato che siamo “sempre in bilico tra ciò che bisogna sopprimere e quello che bisogna integrare”.
Intanto l’Anm fa sapere che l’incontro con il ministro Nordio è confermato per martedì prossimo. “Le aspettative sono sicuramente positive - ha detto il presidente Cesare Parodi - nel senso che sappiamo di parlare di una serie di temi legati all’attività giudiziaria su cui abbiamo colto un interesse del governo a far sì che alcuni aspetti vengano migliorati come il problema dell’informatica, della carenza drammatica del personale amministrativo dei nostri uffici, della geografia giudiziaria. Tutti aspetti che hanno una loro rilevanza”.