Anche per le srl semplificate il notaio può stipulare online
Pronti i modelli standard per far nascere in videoconferenza sia le srl ordinarie che quelle sempificate. Ma in pochi hanno scelto finora questa strada
Si ampliano per i notai le possibilità di costituire società a responsabilità limitata, con una nuova apertura all’online. Sulla «Gazzetta» del 21 ottobre scorso è stato infatti pubblicato il decreto che consente la videoconferenza anche per le Srl semplificate.
Il decreto (Dm Mise 155/2022) infatti stabilisce che: «L’atto costitutivo delle società a responsabilità limitata e delle società a responsabilità limitata semplificata...può essere ricevuto dal notaio, per atto pubblico informatico, con la partecipazione in videoconferenza delle parti richiedenti o di alcune di esse». Finora solo la srl ordinaria poteva essere costituita senza la presenza fisica di tutti i soci dal notaio.
La novità
Anche per la semplificata la procedura online passa, in via obbligatoria, per la piattaforma del Notariato messa a punto da Notartel e operativa da quest’anno. Questo per via della espressa previsione normativa (Dlgs 183/2021) e dopo che la possibilità di creare start up innovative senza l’intervento del notaio era stata cancellata dal Consiglio di Stato. La piattaforma garantisce sicurezza e tracciabilità. Precisa Vincenzo Gunnella, consigliere del Notariato e presidente Notartel: «Più che di una piattaforma si tratta di un ambiente di stipula virtuale in cui in ogni momento il notaio è certo dell’identità del cliente perché il sistema “cattura” telecamera e microfono remoti».
Dopo l’adozione di modelli standard per gli statuti delle srl ordinarie, ora il decreto offre due nuovi modelli, appunto per le srl, semplificate e non , online. In questo modo l’Italia è tra i primi paesi europei (tra quelli a maggior peso economico) a recepire la direttiva sugli atti digitali nel diritto societario.
La diffusione
«Da quando è possibile utilizzare la videoconferenza per creare una srl sono circa 400 gli atti realizzati attraverso la piattaforma Notartel», calcola Gunnella. Certo ancora una goccia nel mare delle oltre 112mila nuove società censite da Infocamere nel 2021. «Di fatto questa è una modalità che si utilizza solo se ci sono soci distanti – aggiunge Diego Barone, consigliere del Notariato e coordinatore commissione studi d’impresa – perché ancora oggi la maggior parte delle persone preferisce avere un confronto diretto con il notaio».
Pensata per favorire soprattutto i giovani, grazie ai costi notarili azzerati e al capitale sociale ridotto a un euro, oggi la Srl semplificata piace sempre di più: in nove anni sono più che raddoppiate – segnala Infocamere – passando dalle 14.885 del 2013 (il 17,8% del totale) alle 43.649 (il 38,7%) contro le attuali 68.668 ordinarie.
Il ruolo del notaio
L’attività del notaio non cambia nelle procedure online. «Continueremo a svolgere il controllo di legalità sugli atti ricevuti, a indagare la volontà delle parti e a consigliare le soluzioni e le clausole più adeguate», osserva Barone. Già perché la strada dei modelli di statuto standard online non è l’unica via: spetta ai soci scegliere se adottare i modelli contenuti nel regolamento (uno per la srl semplificata e l’altro per l’ordinaria), oppure se optare per uno statuto «cucito su misura». Nel primo caso, il decreto Mise richiede al notaio di dimezzare i compensi rispetto a quelli indicati nei parametri per queste attività (calcolati in proporzione al capitale sociale da un minimo del 6,90% a un massimo dello 0,13% del capitale). In realtà, la costituzione della srl semplificata in presenza era gratuita. Quindi il compenso, seppur dimezzato se si adottano i modelli standard, sarà ammesso come novità se il passaggio avviene online. Novità salutata positivamente dai notai: «Credo sia importante – commenta Barone – che il legislatore preveda un onorario nel momento in cui si parla molto dell’equo compenso per i professionisti».