Giustizia

Anno giudiziario, Curzio: lento ma progressivo miglioramento della situazione

"I dati confermano il quadro in chiaroscuro descritto nelle precedenti relazioni. Molte delle valutazioni fatte un anno fa devono essere riproposte. Si assiste ad un lento ma progressivo miglioramento della situazione"

di Francesco Machina Grifeo

"L'analisi dei dati sull'amministrazione della giustizia in Italia nell'anno appena trascorso conferma il quadro in chiaroscuro già descritto nelle precedenti relazioni. Molte delle valutazioni fatte un anno fa devono essere riproposte e delineano il consolidarsi di alcune tendenze. Si assiste ad un lento ma progressivo miglioramento della situazione". Lo ha detto questa mattina il primo presidente della Corte di cassazione, Pietro Curzio, nel corso della Relazione sull'amministrazione della giustizia nell'anno 2022 , alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle più alte cariche dello Stato. "Continua – ha proseguito Curzio - il processo di riduzione del contenzioso, tanto civile che penale. Il numero dei processi civili pendenti al 30 giugno 2022 è di 2.881.886 unità, con una decrescita del 7,2% rispetto al 2021. Quello dei processi penali è di 2.405.275 unità, in questo caso la decrescita è del 4,5%. Il fatto importante – sottolinea Curzio - è che la riduzione delle pendenze è dovuta al saldo positivo tra sopravvenienze e definizioni dei giudizi: tanto nel civile che nel penale si è deciso un numero di cause superiore a quello delle sopravvenute. Si sta dunque lentamente ma progressivamente riducendo l'arretrato".

Allarme del Primo presidente per le morti sul lavoro: "Anche quest'anno più di mille, è inaccettabil".'Troppo altro poi il numero dei reati: "Come si è autorevolmente sostenuto in sede dottrinale, e di recenteanche in sede istituzionale - afferma Curzio - , l'a rea dei reati dovrebbe essere concentrata su ciò che effettivamente richiede l'intervento della sanzione penale, evitando proliferazioni delle fattispecie, spesso affidate a definizioni vaghe. Ciò a fini di garanzia dei cittadini, ma anche per una maggiore efficacia dell'intervento
repressivo laddove necessario, evitando dispersioni di impegno e risorse".

Italia tra i paesi più sicuri - Calano poi gli omicidi volontari. "Nel corso di tutti gli anni Novanta del 900 erano circa 1.900 ogni anno, in parte cospicua commessi da esponenti della criminalità organizzata. Si sono poi lentamente ma progressivamente ridotti sino ad attestarsi nell'ultimo lustro intorno a 300. Quest'anno se ne contano per l'esattezza 310. Si tratta di un dato cruciale perché colloca l'Italia tra i paesi più sicuri in Europa e a fortiori nel mondo"

Primi passi su riduzione tempi giustizia chiesti da Pnrr - "Il dato sui tempi di decisione ha sempre costituito il punto più debole del sistema italiano, il motivo per cui numerose volte siamo stati condannati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo. È questa la ragione per cui il PNRR ha assunto la riduzione del disposition time come obiettivo primario fissando la meta, da raggiungere entro il 2026, di una riduzione del 40% per il civile e del 25% per il penale rispetto alla situazione del 2019 (c.d. baseline)", ha proseguito Curzio. "Nel 2022 – ha aggiunto - sono stati fatti i primi passi su questa strada, impostando un cammino che ha già dato i suoi primi frutti. Nel civile i tempi di decisione dell'anno 2021/2022 sono stati ridotti rispetto al 2020/2021 del 8,6% nelle Corti d'appello, del 6,5% nei Tribunali, del 5% dai Giudici di pace e dell'1,9% nei Tribunali per i minorenni. Per il penale la riduzione è stata del 14,7% nelle Corti d'appello, 9,4% nei Tribunali, 0,9% nelle Procure della Repubblica e del 7,6% per i Giudici di pace.

Interventi su riforme Cartabia causa di criticità - "Non spetta a noi dare giudizi sulle scelte di politica legislativa che il Parlamento ed il Governo hanno operato. Alla giurisdizione spetta interpretare ed applicare le leggi. L'applicazione delle nuove norme - ha spiegato il primo presidente della Corte di cassazione - è come sempre la fase più critica e delicata. In questo caso poi, il ventaglio delle riforme è amplissimo ed il programma attuativo originariamente fissato dal legislatore è stato da ultimo modificato, posticipando alcune parti ed anticipandone altre, il che crea un motivo aggiuntivo di criticità perché disarticola la programmazione che i nostri uffici si erano dati".

Arretrato ridotto in modo corposo - "Negli ultimi due anni l'arretrato è stato ridotto in modo corposo. Nel civile all'inizio del 2021 erano pendenti 120.473 processi. Abbiamo chiuso il 2022 portandoli a 104.872. Quindi, 15.601 in meno. Questo miglioramento è derivato soprattutto dal numero delle decisioni: nel 2021 più di 40.000, quest'anno più di 36.000. Sono livelli mai raggiunti nei cento anni di vita della Cassazione civile. Nel penale, all'inizio del 2021 i procedimenti pendenti erano 24.478. Abbiamo chiuso il 2022 portando questo numero a 18.323. La differenza in meno è di 6.155 processi. Anche nel penale il numero delle decisioni è cresciuto: nel 2021 sono state 47.040, nel 2022 si è superato il livello di 50.000 (precisamente 50.775)".

Su durata processi risultati positivi - "Risultati molto positivi – ha proseguito Curzio - sono stati conseguiti anche con riferimento alla durata dei processi. L'Unione europea chiede al sistema giustizia italiano di ridurre i tempi di decisione entro il 2026 del 40% nel civile e del 25% nel penale assumendo come base di partenza i dati del 2019 (baseline). Come è noto, il criterio di calcolo europeo dei tempi processuali è costituito dal disposition time, il cui target 2026 per la Corte (risultato da raggiungere in quella data) nel civile è di 976 giorni, rispetto ad un baseline 2019 di 1302 gg. È un risultato che possiamo raggiungere: a fine 2022 siamo giunti a 1063 gg, riducendolo di 239 gg, bisogna sino al 2026 ridurlo di ulteriori 87 giorni. È una meta sicuramente raggiungibile nei prossimi tre anni, probabilmente anche prima. E possiamo anche superarla. La situazione del penale è ancora più favorevole perché il target è stato già raggiunto e superato. Infatti, la meta è 166 gg, mentre siamo giunti a 132 giorni. Qui si tratta di amministrare saggiamente l'importante risultato raggiunto".

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©