Aspiranti magistrati, in caso di bocciatura il parere pro veritate è irrilevante
Spetta in via esclusiva alle commissioni esaminatrici la competenza a valutare gli elaborati degli esaminandi
Per il Tar del Lazio (sentenza n.13885/2023) salvo macroscopiche sviste della commissione di concorso è inutile che l'aspirante magistrato bocciato al concorso si rivolga a (spesso esosi) ‘luminari' di comprovata fama per mettere in discussione il giudizio negativo.
Quanto alla possibilità di opporre obiezioni ai giudizi espressi dalle commissioni di concorso attraverso relazioni di periti di parte (professionisti e specialisti della materia) è da considerare la sostanziale "irrilevanza" di siffatti...