Associazione magistrati (Anm), Parodi nuovo presidente: lo sciopero è confermato
Il neo presidente Cesare Parodi si è detto soddisfatto per la pronta disponibilità della Presidente Meloni ad un incontro ed ha chiarito che lo sciopero non è contro il Governo
È Cesare Parodi il nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati. Succede a Giuseppe Santalucia. Il Comitato ha eletto come segretario generale Ruocco Maruotti (Area) e come vicepresidente del sindacato delle toghe Marcello De Chiara (Unicost). Il vicesegretario dell’associazione sarà Stefano Celli (Md) mentre Giuseppe Tango (Mi) - dato in pole per il ruolo di presidente - sarà coordinatore dell’ufficio sindacale. A Monica Mastrandrea (Unicost) la direzione della rivista La Magistratura. In giunta entrano anche Chiara Salvatori (MI), Paola Cervo (Area), Marco Rossetti (Md) e Dora Bonifacio (Unicost).
“Non ho ancora una data, spero di averla presto. Ho molto apprezzato la risposta così sollecita della presidente del Consiglio. Mi pare che stiamo partendo con il piede giusto, no?”. Così in una intervista a un quotidiano il nuovo presidente dell’Anm Cesare Parodi, in attesa della convocazione a Palazzo Chigi. “Una apertura della premier dei nostri confronti? Innegabilmente è un fatto positivo e non posso nascondere di esserne molto soddisfatto. Mantenere aperto un dialogo è fondamentale”.
“Il che non vuol dire – ha proseguito - che sono ottimista rispetto al fatto che le cose possano cambiare. E infatti lo sciopero del 27 resta confermato. A quella data arriveremo andando ogni giorno nelle aule di giustizia con la coccarda tricolore sulla toga e preparando le assemblee aperte ai cittadini che si terranno in ogni distretto la mattina della protesta - ha aggiunto - Lo sciopero, che non è contro il governo, ma uno strumento per portare le nostre istanze all’attenzione dell’opinione pubblica, sarà solo l’inizio del nostro impegno e neanche decisivo. Sappiamo già che alcuni non aderiranno e che questo ci verrà rinfacciato”.
Parodi è procuratore aggiunto a Torino ed appartiene al gruppo di Magistratura Indipendente, la corrente moderata e filo governativa, che all’elezioni per il direttivo ha ottenuto il maggior numero dei voti: 2.065 su 6.857 preferenze espresse. Numeri che gli hanno consentito di ottenere 11 seggi a fronte dei 9 di Area (con 1.803 voti), degli 8 di Unicost (con 1.560), dei sei di Magistratura democratica (con 1.081 preferenze) e dei due di Articolo 101 (con 304). Il più votato alle elezioni, Giuseppe Tango, ha parlato di “momento drammatico”. “E in gioco il futuro della nostra associazione - ha aggiunto -, tutti sono chiamati a dare un contributo. Ci impegneremo oppure sarà la fine”.