Avvocati, "ingorgo fiscale" alle porte: urgente un decreto del Governo
L'appello dell'Ocf in una lettera inviata ai Ministri dell'Economia e della Giustizia
Per gli avvocati si avvicina un pericoloso "ingorgo fiscale". A lanciare l'allarme è l'Organismo congressuale forense che, con una lettera indirizzata al Ministro dell'Economia, Daniele Franco, ed alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, chiede "con forza" che si intervenga con l'adozione di un provvedimento legislativo di urgenza per scongiurare l'accavallarsi delle scadenze.
In particolare, viste le "drammatiche difficoltà del momento e la gravità della situazione", scrive il Coordinatore dell'Ocf, Giovanni Malinconic o, sarebbe necessaria l'immediata adozione di un decreto legge che preveda di "accodare alle rateizzazioni in essere (in particolar modo per quanto attiene alla rottamazione) tutte le rate scadute sino al 28 febbraio 2021". Oppure, in via gradata, "il pagamento del 25% delle rate scadute e la concessione di una rateizzazione in 24/36 mesi per far fronte al pagamento del restante 75%, senza sanzioni e/o interessi".
L'Avvocatura ricorda di aver presentato sin dalla primavera scorsa un lungo elenco di misure per consentire la "sopravvivenza in sicurezza dell'Avvocatura". Alcuni di esse, ricorda Malinconico, hanno trovato "integrale o parziale accoglimento nei diversi provvedimenti legislativi emergenziali ".
È il caso per esempio della richiesta sospensione dei termini per il versamento di tutti carichi iscritti a ruolo, anche di quelli già scaduti, nonchè degli avvisi di accertamento esecutivi, degli avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali, delle ingiunzioni fiscali e degli atti di accertamento esecutivi emessi dagli Enti locali, senza applicazione di sanzioni ed interessi, per tutto l'anno 2020. Ed anche della sospensione delle rateizzazioni concesse dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione, nonche di quelle relative agli avvisi bonari delle Agenzie delle Entrate, e dei termini per il versamento delle rate per la rottamazione e per il saldo e stralcio, senza applicazione di sanzioni ed interessi, per tutto l'anno 2020.
Le diverse proroghe adottate in questi mesi, tuttavia, scadranno il 28 febbraio (con una moratoria di trenta giorni) per le rateizzazioni ed i carichi esattoriali; l'1 marzo per le rate relative alla rottamazione ed al saldo e stralcio. Nei prossimi giorni, quindi, si verificherà un accumulo di adempimenti fiscali.
Per coloro che erano in regola con i versamenti delle rate del 2019, ricapitola l'Ocf, è stato previsto il differimento all'1 marzo 2021 del termine ultimo per pagare tutte le rate della rottamazione in scadenza nel 2020. Inoltre, le rate 2020 non ancora versate, sono quelle le cui scadenze erano fissate il 28/2/2020, il 31/05/2020, il 31/07/2020 e il 30/11/2020. Per tale termine (1° marzo 2021) non sono previsti neppure i cinque giorni di tolleranza (di cui all'articolo 3, comma 14-bis, del Dl n. 119 del 2018).
L'1 marzo scade anche il termine per il versamento della prima rata 2021 contenuta nel piano dei pagamenti accordato, ma, in questo caso, la norma consente cinque giorni di tolleranza per effettuare il pagamento che dovrà comunque avvenire entro e non oltre il giorno 8 marzo. Entro il 31 marzo, poi, dovranno essere regolarizzati tutti i carichi esattoriali.
"Orbene - prosegue la missiva di Malinconico -, è evidente che i contribuenti, in generale, e gli Avvocati, in particolare, non potranno far fronte ad una siffatta mole di pagamenti, atteso che le disponibilità per fronteggiare dette scadenze presupporrebbero un accantonamento di fondi che non si è potuto attuare nel corso dell'anno, ovvero dei flussi straordinari, che certo non si sono verificati in questi ultimi mesi, stante il perdurare della crisi economica che sta investendo sempre più i vari settori".
Da qui la richiesta alla politica ed al Governo in particolare di un intervento legislativo da adottare "con la massima urgenza" per superare il pericolo del denunciato "ingorgo fiscale".
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