Amministrativo

Data Center, un Disegno di Legge per la modernizzazione delle infrastrutture digitali in Italia

Forte enfasi sulla sicurezza informatica e sull’efficienza energetica ma anche sovranità nazionale dei dati e impatto urbanistico, diverse sono le proposte in discussione in Parlamento con l’obiettivo di arrivare a un testo unificato e condiviso

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di Antonella Ceschi*

Il disegno di legge in materia di data center è un argomento di grande rilevanza nel contesto attuale, in cui la digitalizzazione pervade ogni aspetto della nostra vita quotidiana e in cui quindi i data centers sono diventati una realtà importante del nostro sistema, sia da un punto di vista economico che immobiliare.

A fronte di un crescente sviluppo di data centers e di conseguente richiesta di aree e, a seguire, di autorizzazioni e permessi la loro realizzazione, il contesto normativo nazionale appare allo stato ancora totalmente sguarnito, non essendovi alcun provvedimento che dia una qualificazione o un percorso a dette strutture, tanto che fino ad oggi, ai fini delle valutazioni ambientali, i data centers sono stati trattati come impianti energetici.

L’unico intervento ad oggi registrato a livello nazionale è quello delle Linee Guida adottate dal Mase per le procedure di valutazione ambientale dei Data center (D.D. VA n. 257 del 02/08/2024) che non solo non hanno contenuto cogente, ma si limitano ad affrontare il tema da un punto di vista solo ambientale.

In tale vuoto normativo, numerose sono state le proposte e istanze volte ad un intervento normativo in tema di data centers, al fine di dare certezza agli operatori ed alle Pubbliche Amministrazioni, è infatti evidente che il clima di incertezza crea rallentamenti nei processi autorizzativi e ostacola l’attrattività del Paese per gli investitori.

Come detto, diverse proposte sono in fase di discussione in Parlamento, con l’obiettivo di arrivare a un testo unificato e condiviso. La Commissione IX Trasporti e Telecomunicazioni sta lavorando per sintetizzare le varie proposte, che si sovrappongono in molti punti, come l’efficienza energetica, la semplificazione normativa e l’armonizzazione delle procedure a livello nazionale.

A breve è prevista una riunione dei gruppi parlamentari per finalizzare il testo unico da presentare al Governo. L’urgenza di fornire un quadro normativo chiaro è dettata anche dagli ingenti investimenti annunciati da grandi players che hanno già pianificato investimenti significativi in Italia.

Più nel dettaglio, i principali temi affrontati dai vari disegni di legge possono essere così riassunti: incentivare lo sviluppo tecnologico e l’innovazione attraverso investimenti pubblici e privati. Questo include la promozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e il cloud computing, che sono fondamentali

Altro disegno di legge pone una forte enfasi sulla sicurezza informatica e sull’efficienza energetica dei data center. La normativa prevede misure per garantire la protezione dei dati sensibili e per migliorare l’efficienza energetica delle infrastrutture, contribuendo così a un’economia più sostenibile e circolare.

Viene affrontato altresì il tema del possibile futuro sviluppo. In particolare, secondo i dati dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, tra il 2023 e il 2025 si prevede l’apertura di oltre 80 nuove infrastrutture sul territorio italiano, con un potenziale di investimenti che potrebbe raggiungere i 15 miliardi di euro. Questi sviluppi non solo porteranno posti di lavoro altamente specializzati, ma favoriranno anche l’indotto locale, attraverso la riqualificazione di aree dismesse e il coinvolgimento di numerose imprese locali.

Un altro tema cruciale è la sovranità nazionale dei dati. I data center consentiranno di gestire in modo più efficiente dati sensibili, come quelli dei fascicoli sanitari elettronici o delle transazioni finanziarie, garantendo al contempo che questi dati rimangano sotto la sovranità nazionale.

Tema a parte merita l’aspetto urbanistico, che vengono affrontati dai vari disegni di legge con il seguente approccio:

  • 1. I data center vengono riconosciuti come infrastrutture strategiche, il che facilita il loro inserimento nei piani urbanistici e semplifica le procedure autorizzative.
  • 2. La normativa prevede la possibilità di cambiare la destinazione d’uso degli immobili per adattarli a data center. Questo include sia cambiamenti all’interno della stessa categoria funzionale, sia tra categorie diverse, come da residenziale a produttiva o direzionale, favorendo così la riduzione del consumo del suolo.
  • 3. Vengono introdotte procedure semplificate per il cambio di destinazione d’uso e per l’ottenimento dei permessi necessari, riducendo i tempi e i costi burocratici.
  • 4. Le nuove norme promuovono l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale dei data center, incentivando l’uso di tecnologie verdi e fonti di energia rinnovabile.

È evidente che un norma specifica in tema di data center rappresenterebbe un passo importante verso la modernizzazione delle infrastrutture digitali in Italia. La sua attuazione potrebbe avere un impatto significativo sull’economia e sulla competitività del Paese, promuovendo al contempo la sicurezza informatica e l’efficienza energetica

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*Antonella Ceschi, Partner di Bird & Bird

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