Nei confronti del Dl "sicurezza" convertito dalla legge 9 giugno 2025 n. 80 sono state sollevate critiche circa il rispetto delle norme costituzionali che disciplinano il ricorso alla decretazione d'urgenza. Non è la prima volta che l'istituto del decreto legge esce dai binari previsti dal costituente: da strumento da utilizzare esclusivamente per finalità di carattere emergenziale, si è trasformato anche altre volte in strumento utilizzabile per le più varie finalità di ordine politico. Secondo il professore Giulio M. Salerno di fronte a questa effettiva "involuzione" della decretazione d'urgenza, si dovrebbe riflettere su soluzioni più incisive, come, ad esempio, la sua profonda riscrittura.
Nei confronti del decreto legge "sicurezza" (n. 48/2025; si vedano per il testo e i commenti in «Guida al Diritto» n. 16/2025, pagg. 10-106; n. 17/2025, pagg. 12-55) convertito in legge 9 giugno 2025 n. 80 sono state sollevate critiche circa il rispetto delle norme costituzionali che disciplinano il ricorso alla decretazione d'urgenza. In particolare, si è sottolineato che nel decreto-legge, adottato nell'aprile 2025, sia stata inserita la più parte del contenuto di un precedente disegno di legge...