Civile

Decreto ingiuntivo: resta esecutivo per il socio anche se accolta l’opposizione della Srl

immagine non disponibile

di Mario Piselli

Una volta che si sia chiesta e ottenuta la condanna in sede monitoria sia della società di persone che dei singoli soci illimitatamente responsabili, il decreto ingiuntivo acquista autorità di giudicato sostanziale nei confronti del socio che non proponga tempestiva opposizione e la relativa efficacia resta insensibile all'eventuale accoglimento dell'opposizione avanzata dalla società o da altro socio. Questo il principio espresso dalla Cassazione con la sentenza n. 15376 del 2016.

L'opposizione al decreto ingiuntivo - Richiamando espressamente il precedente costituito dalla sentenza 11867/2008, la Corte ha affermato anche che la tempestività della proposizione dell'opposizione a decreto ingiuntivo deve essere determinata esclusivamente assumendo come dies a quo la data di notifica del provvedimento monitorio al debitore opponente, a nulla rilevando, ai fini del computo del termine perentorio, la solidarietà passiva con altri condebitori.

Ne consegue che, atteso il carattere di autonomia che caratterizza l'obbligazione solidale, il debitore solidale non può avvalersi, ai fini della tempestività dell'opposizione, del diverso termine relativo al debitore principale al quale il decreto sia stato notificato in data successiva; ciò vale anche nel caso in cui il decreto ingiuntivo sia stato ottenuto nei confronti del socio illimitatamente responsabile perché, pur essendo l'obbligazione di quest'ultimo dipendente e sussidiaria rispetto all'obbligazione sociale, il rapporto di dipendenza viene interrotto dalla preclusione pro-iudicato conseguente alla mancata tempestiva proposizione dell'opposizione.

Corte di cassazione - Sezione III civile - Sentenza 26 luglio 2016 n. 15376

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©