Rassegne di Giurisprudenza

Elementi strutturali del reato di tortura

a cura della Redazione di PlusPlus24 Diritto

Reati contro la persona - Delitti contro la libertà individuale - Tortura - Privazione della libertà personale - Configurabilità.
La fattispecie incriminatrice ex art. 613-bis cod. pen. non richiede espressamente che la privazione della libertà personale consegua ad un provvedimento giurisdizionale, con la conseguenza che la norma trova applicazione anche nel caso in cui la vittima del reato sia stata illegittimamente privata della libertà personale dall'autore del reato. La privazione della libertà personale non deve consistere necessariamente in una forma di detenzione, potendo, in conformità all'interesse giuridicamente tutelato dall'incriminazione, risolversi in una limitazione della libertà di movimento, in linea con quanto previsto dall'art. 13 Cost. nella parte in cui si fa riferimento, oltre alla detenzione, a qualsiasi altra restrizione della libertà personale.
Corte di cassazione, sezione 3 penale, sentenza 31 agosto 2021 n. 32380

Reati contro la persona - Delitti contro la libertà individuale - In genere - Tortura - Reato solo eventualmente abituale - Elemento soggettivo - Nozione - Fattispecie.
In tema di tortura, anche quando il reato assuma forma abituale, per l'integrazione dell'elemento soggettivo non è richiesto un dolo unitario, consistente nella rappresentazione e deliberazione iniziali del complesso delle condotte da realizzare, ma è sufficiente la coscienza e volontà, di volta in volta, delle singole condotte. (Fattispecie in cui la Corte ha confermato la decisione con la quale era stata ritenuta la configurabilità del reato nei confronti di un minore che aveva partecipato ad alcune soltanto delle numerose irruzioni notturne effettuate da un gruppo di coetanei presso l'abitazione della vittima).
Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 4 febbraio 2020 n. 4755

Reati contro la persona - Delitti contro la libertà individuale - In genere - Delitto di tortura ex art. 613 - Bis cod. pen. - Evento - Acute sofferenze fisiche - Lesioni - Necessità - Esclusione.
Ai fini della ricorrenza delle "acute sofferenze fisiche", quale evento del delitto di tortura previsto dall'art. 613-bis cod. pen., non è necessario che la vittima abbia subito lesioni.
Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 11 dicembre 2019 n. 50208

Reati contro la persona - Delitti contro la libertà individuale - In genere - Delitto di tortura ex art. 613 - bis cod. pen. - Crudeltà - Nozione - Fattispecie.
In tema di tortura, la crudeltà della condotta si concretizza in presenza di un comportamento eccedente rispetto alla normalità causale, che determina nella vittima sofferenze aggiuntive ed esprime un atteggiamento interiore particolarmente riprovevole dell'autore del fatto. (Fattispecie in cui le reiterate aggressioni ai danni di una vittima inerme, eseguite in tempo di notte e facendo irruzione nella sua abitazione, con l'utilizzo di corpi contundenti, accompagnate da urla di scherno e immortalate attraverso videoriprese sono state ritenute espressive del perseguimento, da parte degli aggressori, di una forma di sadica soddisfazione per la propria capacità di generare sofferenza).
Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 11 dicembre 2019 n. 50208

Tortura - Art. 613 bis c.p. - Evento - Trauma psichico verificabile - Nozione.
Il "trauma psichico verificabile", di cui all'art. 613 bis c.p., non deve necessariamente tradursi in una sindrome duratura da "trauma psichico strutturato" (PTSD), potendo consistere anche in una condizione critica temporanea che risulti non integrabile nel pregresso sistema psichico della vittima, sì da minacciarne la coesione mentale; di tale condizione la norma richiede l'oggettiva riscontrabilità, che non richiede necessariamente l'accertamento peritale, né l'inquadramento in categorie nosografiche predefinite, potendo assumere rilievo anche gli elementi sintomatici ricavabili dalle dichiarazioni della vittima, dal suo comportamento successivo alla condotta dell'agente e dalle concrete modalità di quest'ultima.
Corte di cassazione, sezione 5 penale, sentenza 20 novembre 2019 n. 47079