Fuori dal passivo le domande depositate ma non esaminate
La Cassazione accoglie il ricorso del titolare di un’impresa individuale, al quale il Tribunale aveva negato l’esdebitazione
Il giudice che nega l’esdebitazione può farlo solo se l’irrisorietà della soddisfazione dei creditori è tale da essere considerata irrilevante. E non è corretto inserire nel passivo anche le somme che risultano da domande tardive, depositate ma non esaminate, e quindi non accertate in sede fallimentare. La Cassazione, (sentenza 15155) accoglie il ricorso del titolare di un’impresa individuale, al quale il Tribunale aveva negato l’esdebitazione, per «la mancata attribuzione di alcuna somma ai creditori...