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Società a partecipazione pubblica

Percorso di approfondimento su partecipazioni societarie degli enti pubblici e rilevazioni contabili nei bilanci

Percorso di approfondimento su partecipazioni societarie degli enti pubblici e rilevazioni contabili nei bilanci

• Il reclutamento del personale nelle società a controllo pubblico

Il rapporto di lavoro alle dipendenze delle società a controllo pubblico «non è disciplinato dal D.Lgs. n. 165 del 2001, bensì dalle norme del codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro alle dipendenze di privati, che trovano applicazione in assenza di una disciplina speciale derogatoria» (Cass. civ., Sez. lav., 9-7-2025, n. 18809).
La cognizione delle controversie inerenti alle procedure di reclutamento del personale da parte delle società a controllo pubblico rientra nella sfera di competenza giurisdizionale del giudice ordinario: in caso di azione proposta davanti al giudice amministrativo il difetto di giurisdizione comporta la declaratoria di inammissibilità del ricorso e la prosecuzione del giudizio davanti al giudice ordinario «con le modalità e i termini previsti dall’art. 11 cod. proc. amm.» (T.A.R. Lazio-Roma, Sez. II quater, 25-6-2025, n. 12600).

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 25 Luglio 2025

• L’incentivabilità tecnica del personale nella società in house

«Una Pubblica Amministrazione può coinvolgere il personale della propria società in house per lo svolgimento delle funzioni tecniche nell’ambito di un procedimento di affidamento a terzi, ai sensi dell’art. 45 e dell’Allegato I.10 del d.lgs. n. 36/2023» (C. conti, Sez. reg. contr. Lombardia, 23-5-2025, n. 128/2025/PAR), con conseguente possibilità di erogazione degli incentivi per funzioni tecniche sia nei confronti del personale dell’Amministrazione che nei riguardi del personale della società in house.

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 8 Luglio 2025

• La “golden rule” nelle società a partecipazione pubblica

La golden rule costituisce «un principio storico dell’ordinamento finanziario-contabile degli enti locali» (Corte cost., 28-1-2020, n. 4), funzionalizzato alla salvaguardia dell’equilibrio di bilancio, inteso come bene-valore meritevole di tutela. Si concretizza in uno specifico criterio allocativo, il cui mancato rispetto da parte dell’ente territoriale è sanzionato con la nullità giuscontabile degli atti e dei contratti posti in essere in violazione del divieto di indebitamento per spese non di investimento.

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 13 Maggio 2025

• La responsabilità dell’organo di controllo nelle società a partecipazione pubblica

Con la recente legge 14 marzo 2025, n. 35 il legislatore è intervenuto sul regime della responsabilità dei componenti del collegio sindacale, introducendo un sistema limitativo che prevede la predeterminazione del danno sulla base di un criterio di parametrizzazione della responsabilità al compenso percepito dal sindaco. La novella si sta, tuttavia, rivelando foriera di dubbi di natura interpretativa, i quali avranno inevitabili riflessi in sede applicativa.

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 7 Maggio 2025

• Società a capitale misto, affidamento dei servizi pubblici locali e s.w.o.t. analisys

Allo stato attuale della normativa il ricorso allo strumento societario costituisce una delle modalità codificate di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Per la scelta tra le diverse opzioni gestorie è, tuttavia, «necessaria una S.W.O.T. Analisys (da intendersi come strumento di pianificazione strategica per il raggiungimento di un obiettivo) di ciascuna delle opzioni praticabili (affidamento in house e affidamento a terzi mediante procedura a evidenza pubblica, oltre alla modalità prescelta dell’affidamento a società mista), con l’individuazione per ciascuna di esse di: strenght (punti di forza); weakness (punti di debolezza); opportunities (opportunità); threat (minacce)» (C. conti, Sez. reg. contr. Sicilia, 6-10-2023, n. 315/2023/PASP).

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 11 Aprile 2025

• Società a partecipazione pubblica in crisi, divieto di soccorso finanziario e concordato liquidatorio

In occasione dell’adozione del Tusp il legislatore, ponendosi in continuità dispositiva con il previgente regime normativo, ha confermato la preclusione del soccorso finanziario a favore di organismi partecipati in condizioni di precarietà economico-finanziaria dovute a perdite di esercizio strutturali. Il divieto di soccorso finanziario assume uno specifico rilievo nell’ipotesi in cui la società abbia deciso di ricorrere al concordato liquidatorio, strumento di regolazione della crisi d’impresa con riferimento al quale assume un ruolo centrale la finanza esterna.

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 20 Marzo 2025

• Il fondo perdite delle società partecipate e la quantificazione dinamica dell’accantonamento

Con riferimento alle società partecipate dagli enti locali il Tusp impone agli enti partecipanti di costituire, a fronte di un risultato di esercizio negativo, un apposito fondo perdite. Per quanto attiene alla quantificazione delle somme da accantonare «il legislatore non fa cenno ad alcuna stima o valutazione quali-quantitativa da parte dell’ente o ad un importo minimo di legge non lasciando spazio all’amministrazione di decidere in via autonoma e discrezionale il grado di prudenza da adottare nel calcolo del fondo» (C. conti, Sez. reg. contr. Toscana, 17-2-2025, n. 24/2025/PRSE)

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 11 Marzo 2025

• Distrazione di somme appartenenti alla società in house e giurisdizione della Corte dei conti

Con specifico riferimento agli illeciti perpetrati ai danni della società in house, l’amministratore che abbia sottratto somme appartenenti alla società amministrata può essere convenuto davanti alla Corte dei conti in quanto responsabile per danno erariale e, in tale qualità, passibile di condanna

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 12 Febbraio 2025

• La giurisdizione sul piano di riassetto delle partecipate pubbliche

Nella sistematica del Tusp i profili privatistici convivono con quelli pubblicistici, assumendo uno specifico rilievo in sede di riparto di giurisdizione tra Giudice amministrativo e Giudice ordinario. Con particolare riferimento al piano di riassetto delle società partecipate dall’ente locale la giurisdizione è da ripartire tenendo presente il profilo pubblicistico-autoritativo, ontologicamente caratterizzante la delibera consiliare di approvazione del medesimo.

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 20 Dicembre 2024

• Il tetto annuale ai compensi degli amministratori delle società a controllo pubblico

Il Tusp ha introdotto una serie di deroghe al diritto comune delle società, teleologicamente orientate a un’efficiente gestione delle partecipazioni pubbliche, in ossequio a uno dei principi ispiratori del testo unico ovvero quello della razionalizzazione della spesa pubblica. Il compenso dell’organo amministrativo della società a controllo pubblico rientra tra i profili espressamente disciplinati dal Tusp, il quale ha introdotto uno specifico limite di spesa «per finalità di coordinamento della finanza pubblica e tutela degli equilibri di bilancio» (C. conti, Sez. reg. contr. Puglia, 2-5-2024, n. 62/2024/PAR).

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 12 Dicembre 2024

• La reversibilità dell’affidamento dei servizi pubblici locali alla società a capitale misto

Il contratto di società e il contratto di servizio sono due atti distinti e autonomi, i quali rimangono tali anche nell’ipotesi in cui l’ente locale abbia deliberato, in sede di scelta della modalità di gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, il ricorso allo strumento societario e la costituzione di una società a capitale misto pubblico-privato, essendo da escludere la «indefettibilità del binomio partecipazione/obbligo di affidamento del servizio alla società mista» (T.A.R. Lazio-Roma sent. n. 5452/2024), con conseguente facoltà per l’ente locale di procedere a valutazioni alternative più convenienti.

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 8 Novembre 2024

• Partecipate pubbliche e sindacabilità giurisdizionale della delibera di trasformazione

Nella sistematica del Tusp i profili privatistici convivono con quelli pubblicistici, assumendo uno specifico rilievo in sede di riparto di giurisdizione. In particolare, la delibera del Consiglio comunale di trasformazione della partecipata da società mista a società in housenon rientra nell’ambito applicativo del controllo demandato alla Corte dei conti ex art. 5, co. 3, Tusp. La sindacabilità di detta delibera è devoluta alla giurisdizione del giudice amministrativo, sul presupposto - condizionante l’ammissibilità dell’impugnativa - della concreta «lesività degli atti per gli altri operatori del settore»

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 22 Ottobre 2024

• La nullità contabile dei contratti delle società a partecipazione pubblica

La gestione finanziaria degli enti territoriali è assoggettata a una serie di vincoli, tra i quali spicca, a livello costituzionale, la regola aurea, sancita dall’art. 119, co. 6, Cost., la quale, declinata in termini proibitivi, si concretizza in uno specifico criterio allocativo, la cui violazione è assistita da una specifica sanzione (ovvero la nullità). Trattasi, come di recente chiarito dalla Suprema Corte di cassazione, di sanzione la cui applicabilità è limitata agli atti e ai contratti dei detti enti con esclusione di quelli riconducibili alle società di capitali dai medesimi costituite per l’esercizio di servizi pubblici

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 17 Settembre 2024

• Lo spoil system nelle società a partecipazione pubblica

Il sistema delle spoglie (anche noto come spoil system) è un meccanismo di decadenza automatica degli incarichi dirigenziali per cause estranee alle vicende del rapporto instaurato con il soggetto titolare dell’incarico e attinenti esclusivamente al rinnovo dell’organo politico. Il quesito, sul quale si è pronunciata la Magistratura contabile, verte sulla equiparabilità o meno dell’incarico di amministratore di società a partecipazione pubblica a quello dirigenziale apicale, con tutte le conseguenze che ne derivano, nell’ipotesi negativa, a carico del socio pubblico che abbia deciso la revoca dell’amministratore in applicazione del meccanismo dello spoil system.

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 1° Agosto 2024

• La figura e il ruolo dell’agente contabile nelle società a partecipazione pubblica

Nota a Corte cost., 22 febbraio - 18 aprile 2024, n. 59

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 17 Luglio 2024

• Periodo di raffreddamento e inconferibilità degli incarichi nelle società a controllo pubblico

Nota a Corte cost., 5 marzo - 4 giugno 2024, n. 98

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 19 Giugno 2024

• La giurisdizione sulla revoca dell’amministratore da parte del socio pubblico

Nota a Cass. civ., Sez. Un., 19 febbraio 2024, n. 4413

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 28 Maggio 2024

• La holding company come sistema di governo delle partecipate pubbliche

Nota a C. conti, Sez. reg. contr. Toscana, 24 aprile 2024, n. 24/2024/PASP

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 22 Maggio 2024

L’esclusione del consolidamento delle partecipate pubbliche componenti il GAP

Nota a C. conti, Sez. reg. contr. Lombardia, 19 gennaio 2024, n. 3/2024/PAR

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 2 Aprile 2024

• L’ammissibilità della «società benefit» nel settore delle partecipate pubbliche

Le società a partecipazione pubblica «possono assumere in origine (o successivamente) la qualifica di società benefit», in ossequio al disposto dell’art. 1, co. 376-382, legge n. 208/2015, non essendo rinvenibili a tale riguardo preclusioni nell’articolato del Tusp (C. conti, Sez. reg. contr. Veneto, deliberazione n. 103/2024/PAR).

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 15 Febbraio 2024

• La (non) assoggettabilità delle partecipate pubbliche quotate alle disposizioni del Tusp

Con specifico riferimento all’attività di controllo demandata alla Corte dei conti dall’art. 5, co. 3, Tusp i Giudici contabili hanno ritenuto che nel caso in cui una società a partecipazione pubblica quotata costituisca una società da essa interamente partecipata «il relativo atto deliberativo dell’amministrazione controllante - conseguente a una deliberazione della società quotata - attenga meramente ai rapporti interni tra Ente e società, e non debba, quindi, essere sottoposto al vaglio della Sezione di cui all’art. 5, commi 3 e 4, del TUSP» (C. conti, Sez. contr. enti, 7-7-2023, n. 77/2023/PASP).

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 2 Febbraio 2024

• La nuova struttura per il monitoraggio dei processi pubblici di societarizzazione

Il D.P.C.M. n. 125 del 26 luglio 2023 ha modificato l’organizzazione del M.E.F., prevedendo la creazione del Dipartimento dell’economia, articolato in tre uffici di livello dirigenziale, uno dei quali assegnatario di funzioni di indirizzo, monitoraggio e controllo sull’attuazione del Tusp, nonché di gestione dei processi di societarizzazione, privatizzazione e dismissione delle società a partecipazione pubblica

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 19 Gennaio 2024

• Il modulo di gestione societaria del servizio farmaceutico comunale

La società a capitale misto pubblico-privato è ricompresa tra le modalità di gestione diretta del servizio farmaceutico comunale. Tuttavia, «l’affidamento alla società mista già costituita dall’ente, di un “nuovo” servizio, non contemplato negli atti della procedura competitiva svolta per la scelta del socio privato, non appare coerente con i principi di trasparenza, concorrenza, parità di trattamento» (parere ANAC n. 44/2023)

di Rossana Mininno, Norme&Tributi Plus Diritto, 08 Gennaio 2024

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