Penale

Giro di vite sulle intercettazioni, trascrizioni limitate e faro sulle spese dei Pm

Stretta anche sulle intercettazioni cosiddette 'a strascico'. Sono alcune delle modifiche al decreto omnibus approvate dalle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera. Allarme opposizioni

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Nel verbale di trascrizione delle intercettazioni, che solitamente viene redatto dalla polizia giudiziaria, non potranno essere riportate quelle considerate 'irrilevanti' ai fini dell'indagine. Inoltre, le intercettazioni cosiddette 'a strascico' saranno limitate ai reati più gravi come mafia e terrorismo. Il Pm poi dovrà indicare per iscritto quanto ha speso per ogni intercettazione. A prevederlo sono le modifiche di FI e Azione al decreto omnibus (Dl 105/2023: Disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi, di recupero dalle tossicodipendenze, di salute e di cultura, nonché in materia di personale della magistratura e della pubblica amministrazione) approvate dalle Commissioni Giustizia e Affari Costituzionali della Camera. Il M5s lancia l'allarme: si cancella di fatto la legge Spazzacorrotti di Conte. Il provvedimento è atteso in Aula alla Camera lunedì.

Per il vice ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto sulle intercettazioni si è "dato compimento al dettato costituzionale, che sancisce la necessità di mettere in equilibrio la presunzione di non colpevolezza e la tutela della riservatezza". "Nessuno – ha proseguito Sisto - mette in dubbio la validità delle intercettazioni come metodo di ricerca della prova, ma Forza Italia vuole evitare che si trasformino in un elemento ingiustificatamente invasivo della riservatezza di ciascun cittadino". In questo senso l'emendamento di Forza Italia che evita la pratica delle intercettazioni a strascico raccoglierebbe la "sensibilità di molti giuristi, ripristinando le regole dettate dalle Sezioni Unite della Cassazione ". "Con questa innovazione normativa - ha spiegato- vi è l'impossibilità che l'intercettazione che viene chiesta per un certo reato possa estendersi indiscriminatamente ad altri reati. Se emerge un altro reato, dunque, deve essere inoltrata una nuova richiesta specifica di intercettazioni. Poi vi è un altro dato, ancora più rilevante: la polizia giudiziaria non potrà innanzitutto trascrivere le intercettazioni irrilevanti ma dovrà inoltre trascrivere, oltre alle conversazioni utili all'accusa, anche quelle favorevoli per il soggetto indagato".

Al contrario secondo il M5S uno degli emendamenti approvati "toglierebbe i reati contro la Pa" dall'elenco di quelli per i quali erano consentite le cosiddette "intercettazioni a strascico". "Cancellando di fatto - come osserva la deputata Valentina D'Orso - la legge Spazzacorrotti" voluta dal Governo Conte.

Nessuna limitazione invece per l'uso dei Trojan, resta solo la previsione secondo la quale il Gip, prima di autorizzare gli ascolti e l'uso di sistemi di captazione come il Trojan, dovrà dare una "vera motivazione" senza limitarsi a firmare la richiesta del Pm. Sul punto, del resto, secondo il presidente dei deputati di FI Paolo Barelli, il Guardasigilli Carlo Nordio avrebbe assicurato che "a breve presenterà una riforma per l'utilizzo del Trojan".

Anche il deputato di Azione, Enrico Costa, ha presentato un emendamento destinato a far discutere. La norma di Costa, approvata in una versione riformulata, prevede che "nel foglio delle notizie" debba essere sempre "specificatamente annotato" da parte del Pm "l'importo delle spese relative alle intercettazioni".

Riguardo poi il divieto di trascrizione delle intercettazioni considerate "irrilevanti" ai fini delle indagini, il M5S ha affermato che in questo modo anche gli avvocati non avranno più "diritto a ottenere copia delle intercettazioni ritenute non rilevanti" con grave danno per i diritti della difesa.

Mentre il Pd ha lamentato la retroattività della norma che di fatto ridefinisce i criteri di applicabilità delle disposizioni sulle intercettazioni e osserva come con questa misura il governo abbia "di fatto stabilito che tutte le intercettazioni disposte nei procedimenti in corso prima dell'entrata in vigore del decreto non siano più utilizzabili".

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