Giustizia

Giustizia penale: archiviazione in almeno 60% procedimenti, Napoli tra i "migliori" grandi tribunali i

E' quanto emerge da un'analisi fatta da Adnkronos su dati forniti dal ministero della Giustizia

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La giustizia penale in Italia non è un percorso lineare, con l'archiviazione come finale più probabile in oltre la metà dei casi e con la pandemia che ha riportato ben oltre l'anno il tempo medio minimo per lo svolgimento di un processo. Tra mancanza di mezzi e burocrazia organizzativa dei tribunali, la situazione è a macchia di leopardo sul territorio. Ecco una fotografia della situazione della giustizia penale in Italia, ottenuta da Adnkronos in collaborazione con Expleo e basata sulla grande mole di dati messa a disposizione dal Ministero di Giustizia. In particolare sono stati analizzati i dati condivisi da Dg-Stat, cioè la Direzione generale di statistica e analisi organizzativa del Ministero, istituita con decreto del Presidente della Repubblica nel 2001, collocata presso il Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi (Dog), fa parte del Sistema Statistico Nazionale. Quanto segue è un'analisi basata sui dati relativi al periodo 2014-2020, seguendo quindi la nuova geografia giudiziaria entrata in vigore a settembre 2013. Per i processi penali, emerge come la conclusione più probabile sia l'archiviazione, che sopravviene in almeno 60% delle occasioni. Rapportando il numero di decreti di archiviazione al numero dei procedimenti totali definiti nel 2020, per Distretto, si nota che, per tutti, più della metà delle definizioni avviene tramite archiviazione, se si considera che il rapporto percentuale più basso è del 60%, nei Distretti di Lecce e di Reggio Calabria. I Distretti che presentano il rapporto più elevato, invece, sono quelli di Brescia (84%), Campobasso (84%) e Potenza (83%). Analizzando in dettaglio quanto avvenuto nel solo 2020, i primi cinque Tribunali ordinari Gip e Gup per numero di procedimenti definiti tramite decreto di archiviazione sono: 1. Roma, 19mila archiviazioni su 25mila definiti; 2. Brescia, 14mila archiviazioni su 15mila definiti; 3. Napoli, 12mila archiviazioni su 16mila definiti; 4. Milano, 10mila archiviazioni su 14mila definiti; 5. Torino, 8mila archiviazioni su 11mila definiti. Per tutti e cinque i Tribunali, il rapporto tra decreti di archiviazione e il totale dei procedimenti penali definiti è superiore al 70% (in ordine: 79%, 88%, 76%, 72%, 76%). Osservando il trend dei cinque Tribunali con il maggior numero di procedimenti definiti con decreto di archiviazione, nel periodo 2014- 2020, vediamo che, per tutti, il numero decresce nel corso degli anni: la variazione più significativa è del Tribunale di Torino che passa da 32.705 decreti di archiviazione nel 2014 a 8.594 nel 2020 (-74%). Il Tribunale di Brescia presenta un andamento altalenante: dopo un iniziale decremento, a partire dal 2018 si assiste ad un incremento, passando da 11.363 a 14.069 archiviazioni nel 2020.

Tra i grandi tribunali il più virtuoso è Napoli
Tribunali italiani con un numero medio di sopravvenuti oltre i 50.000, nel periodo 2019-2020, sono Milano, Roma, Napoli, Torino e Brescia. Confrontando il Clearance rate di questi Tribunali, con i primi 5 per sopravvenuti nella fascia 25.000-50.000, del medesimo periodo, si nota come, in generale, vi sia stata una variazione negativa per tutti i Tribunali, in particolare per quello di Milano (-18%). Tra i grandi Tribunali, il più virtuoso risulta essere quello di Napoli, che, nonostante il carico di lavoro più elevato, nel 2019 risulta più efficiente di Tribunali più piccoli come Catania, Palermo, Genova e Firenze. Utilizzando il Disposition Time come base di confronto, nel periodo 2019-2020, si osserva una variazione in negativo per tutti i Tribunali, a eccezione del Tribunale di Brescia, che invece registra un miglioramento di 38 giorni. Da segnalare il Tribunale di Palermo, che nel 2019 supera in negativo tribunali più grandi come quello di Roma o Milano, e quello di Napoli, che invece risulta tra i primi 3 migliori in termini di Disposition time.

Covid: con pandemia cala numero processi penali chiusi, Friuli e Trentino le regioni più veloci
In termini di Clearance Rate, osservando le aree geografiche, è possibile constatare come nel 2020 tutti i tribunali di Italia hanno registrano un calo delle performance in ambito penale. Il NordOvest ha registrato il decremento maggiore della performance, riuscendo a definire quasi il 7% in meno rispetto ai casi sopravvenuti; a seguire il Sud e le Isole con -6% circa. L'area geografica che ha subito meno l'impatto della pandemia risulta essere il NordEst, che, rispetto al 2019, registra un decremento di solo il 2,4%. Il Clearance Rate, a livello regionale, nel 2020, mostra un quadro della performance dei tribunali, in ambito penale, fortemente appesantito dalla pandemia. Le uniche regioni che hanno mantenuto una performance superiore al 100% sono Toscana e Calabria, che registrano un CR del 101,4%. Guardando l'aspetto del Disposition Time, si nota invece il virtuosismo delle regioni Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, che registrano nel 2020 rispettivamente 245 e 272 giorni.
Pandemia rallenta giustizia, nel 2020 più di 400 giorni per un processo penale
L'emergenza Covid è costata al sistema penale un generale rallentamento nel 2020, riportando la stragrande maggioranza dei processi penali a necessitare di oltre 400 giorni per concludersi. Considerando l'Italia dei processi penali suddivisa in cinque aree (NordEst; NordOvest; Centro; Sud; Isole) in base al Disposition Time, dal 2014 al 2020, l'andamento della durata media in giorni dei processi penali italiani, costruisce un grafico altalenante. L'area geografica che si dimostra più rapida in termini di durata attesa di un procedimento penale è il Nordest, che, negli anni 2016, 2018 e 2019 assume valori di Disposition Time al di sotto dei 300giorni. Il Centro e le Isole impiegano invece generalmente più tempo nello smaltire i procedimenti penali. In tutta Italia si osserva un rallentamento complessivo nel 2020. In base al Disposition Time è possibile osservare, tra il 2019 ed il 2020, un allungamento della durata media dei processi penali del 22,4%, passando da un valore complessivo italiano di 337 giorni del 2019 a 413 del 2020. Osservando le aree geografiche è possibile constatare come il Nordovest abbia registrato l'aumento maggiore della durata, il 26,7% in più di giorni attesi, a seguire il Sud e le Isole con un aumento del 23,6% c.a. Il Centro ha visto un aumento del 21% e il Nordest del 15,3%.

Calano procedimenti penali in tutta Italia, -29,4% tra 2014 e 2020
Dal 2014 è in calo il numero dei procedimenti penali in tutta Italia, che segna, nel 2020, un -29,4% rispetto al dato di sei anni prima. Analizzando i dati relativi alle Procure italiane, la maggioranza dei procedimenti per reati ordinari sopravvenuti negli anni tra il 2014 e il 2020 si registra tendenzialmente nelle regioni del Sud Italia e del Nord Ovest, mentre a livello nazionale il numero è complessivamente in discesa dal 2014. Rispetto a quell'anno, infatti, nel 2020, i sopravvenuti in Italia sono diminuiti del 29,4%. Il calo più consistente si registra al Nord Ovest, circa il 34,5% in meno. Relativamente al 2020, il numero più alto di procedimenti per reati ordinari sopravvenuti appartiene al Sud, che detiene circa il 27% del totale. Segue il Nord Ovest con il 24%. Ultime le Isole con il 13% sul totale. Rapportando lo stesso numero con quello della popolazione (fonte Istat), risulta che il valore più alto appartiene al Sud, con quasi 2 casi ogni 100 abitanti, a seguire le Isole. Il rapporto più basso si registra invece nelle Regioni del NordEst. Analizzando i dati della giustizia penale italiana, relativi al periodo 2014-2020, risulta che il maggior numero di dibattimenti sopravvenuti presso la Corte d'Assise si registra al Sud. A livello nazionale l'andamento del valore negli anni non è costante e si nota una riduzione complessiva nel 2017 (250 casi totali). Il 2018 è invece caratterizzato da un aumento dei casi totali sopravvenuti a livello nazionale, pari a 318. Relativamente all'anno 2020, il maggior numero di dibattimenti sopravvenuti si registra al Sud, con il 41% del totale. Segue il Nordovest con il 18% sul totale. Ultimo il Nordest, 9%. Rapportando il numero dei sopravvenuti alla popolazione dell'area geografica interessata, ancora il Sud registra il valore relativo maggiore, con 8 casi per milione di abitanti, seguito dalle Isole con quasi 7 casi per milione di abitanti. Il rapporto più basso appartiene al NordEst, con 2 casi per milione di abitanti. Comparando il numero dei procedimenti penali sopravvenuti in Italia con il numero deli reati denunciati alla Polizia di Stato, forniti dal Ministero dell'Interno, per gli anni 2017-2019, si nota una riduzione di entrambi. In particolare, dal 2017 vi è stato un calo di circa il 5% per i reati denunciati e del 4% dei procedimenti penali sopravvenuti.

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