Nelle prime applicazioni della giustizia riparativa istituzionalizzata introdotta dal Dlgs 10 ottobre 2022 n. 150 per quanto ci si sforzi di cercare, non è rinvenibile qualche cenno a misure finalizzate a impedire o, almeno, a ipotizzare che si possano verificare casi di vittimizzazione secondaria. Secondo Fabrizio Cacace fintantoché non si porrà mano al decreto legislativo per adeguarlo alla Direttiva 29/2012/UE nella quale il fenomeno trova precisi richiami, l'unico filtro è l'adozione di protocolli per l'organizzazione pratica di una valutazione individualizzata dei rischi di vittimizzazione secondaria.
Le prime applicazioni della giustizia riparativa istituzionalizzata introdotta dal Dlgs 10 ottobre 2022 n. 150, registrano richieste di accesso formulate in prevalenza dalle persone indicate come autori dell'offesa - attratti dalla rilevanza dell'esito riparativo sotto il profilo della commisurazione della pena - piuttosto che dalle vittime. Per il vero i programmi di giustizia riparativa visti dalla parte della vittima di reato, destano non poche perplessità: prima fra tutte la mancata considerazione...
Decretazione d'urgenza in crisi, serve una profonda riscrittura
di Giulio M. Salerno, Professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università presso di Macerata