I criteri valutativi alla base della sentenza di non luogo a procedere
Udienza preliminare – Sentenza di non luogo a procedere – In genere - Valutazione del Gup - Parametro di riferimento - Inutilità o superfluità del dibattimento - Conseguenze.
Ai fini della pronuncia della sentenza di non luogo a procedere, il criterio di valutazione per il giudice dell'udienza preliminare non è l'innocenza dell'imputato, ma l'inutilità del dibattimento, anche in presenza di elementi probatori contraddittori od insufficienti; ne consegue che, nell'ipotesi di diverse ed opposte valutazioni tecniche, non spetta al Gup decidere quale perizia sia maggiormente attendibile, dovendo egli solo verificare se gli elementi acquisiti a carico dell'imputato risultino irrimediabilmente insufficienti o contraddittori, in ragione di eventuali manifeste incongruenze del contributo dell'esperto posto a sostegno dell'accusa o dell'errata piattaforma fattuale assunta ovvero della palese insipienza tecnica del metodo o dell'elaborazione.
• Corte cassazione, sezione IV, sentenza 27 luglio 2016 n. 32574
Procedimento penale - Procedimento (in genere) - Giudice dell'udienza preliminare - Sentenza di non luogo a procedere - Elementi acquisiti - Accusa in giudizio
Il giudice dell'udienza preliminare nella pronuncia di sentenza di non luogo a procedere deve limitarsi a valutare se gli elementi acquisiti risultino insufficienti, contraddittori o comunque non idonei a sostenere l'accusa in giudizio.
• Corte cassazione, sezione II, sentenza 20 maggio 2016 n. 21051
Falsità in scrittura privata - Reato - Falsità in atti - Falsità in scrittura privata - Prescrizione - Sentenza di non luogo a procedere
Nel procedimento di appello avverso la condanna per il reato di cui all'articolo 485 c.p., va emessa sentenza di non luogo a procedere quando il reato si sia estinto per prescrizione maturata prima della sentenza di primo grado. Conseguentemente, non possono essere confermate le statuizioni civili.
• Corte d'Appello L'Aquila, penale, sentenza 2 febbraio 2016 n. 197
Udienza preliminare - Sentenza di non luogo a procedere - Giudice - Contraddittorio- Inutilità del dibattimento - Innocenza dell'imputato - Sostenibilità dell'accusa.
Se è vero che il giudice deve pronunziare sentenza di non luogo a procedere soltanto qualora sia ragionevolmente prevedibile che gli elementi di prova siano destinati a rimanere contraddittori o insufficienti all'esito del giudizio e, quindi, il criterio di valutazione per il giudice dell'udienza preliminare non è l'innocenza dell'imputato, ma l'inutilità del dibattimento, tuttavia, il gup è legittimato a verificare la sostenibilità dell'accusa in dibattimento anche con riferimento all'elemento psicologico del reato.
• Corte cassazione, sezione I, sentenza 14 luglio 2016, n. 29974
Udienza preliminare – Decreto che dispone il giudizio – In genere - Valutazione del giudice sul materiale probatorio acquisito - Rinvio a giudizio o sentenza di non luogo a procedere - Presupposti.
Il giudice dell'udienza preliminare è chiamato ad una valutazione di effettiva consistenza del materiale probatorio posto a fondamento dell'accusa, eventualmente avvalendosi dei suoi poteri di integrazione delle indagini, cosicchè, ove ritenga sussistere tale condizione minima, deve disporre il rinvio a giudizio dell'imputato, dovendo, invece, emettere sentenza di non luogo a procedere quando vi siano concrete ragioni per ritenere che il materiale individuato, o ragionevolmente acquisibile in dibattimento, non consenta in alcun modo di provare la sua colpevolezza.
• Corte cassazione, sezione VI, sentenza 27 gennaio 2016 n. 3726