I Cpr, lì gli istituti penitenziari, sono i luoghi della detenzione latamente intesa dove è vietato il dissenso e dove il controllo penale può spingersi anche sulle condotte di resistenza passiva, incriminando così ogni atto di ribellione non connotato da violenza o minaccia (quali, ad esempio, il rifiuto del cibo, dell'ora d'aria, il gettarsi a terra per protesta, et similia).
Se il campo della (im)migrazione registra da sempre le convulsioni dell'attualità politica e l'urto dell'urgenza quotidiana, con continui interventi legislativi che si rincorrono, a colpi di decreto, in ogni settore (penale, processuale, ordinamentale, amministrativo, internazionale: si veda, da ultimo, il Dl "Albania" n. 37/2025, in «Guida al Diritto», n. 14/2025, con commento alle pagine 27 e seguenti), non sorprende che il tratto più marcatamente securitario-autoritario dell'intero Decreto "Sicurezza...
Condominio e mediazione civile, i nodi sul ruolo dell'amministratore
di Antonio Scarpa - Consigliere della Corte di cassazione