Il riempimento contra pacta o abuso di biancosegno non necessita di querela di falso
Scrittura privata – Sottoscrizione in bianco - Abuso di biancosegno – Riempimento contra pacta – Querela di falso – Non necessaria.
La denuncia di abusivo riempimento di un foglio firmato in bianco con sottoscrizione riconosciuta (o autenticata) richiede l'esperimento della querela di falso, ai sensi dell'articolo 2702 c.c., nel caso in cui il riempimento stesso sia avvenuto absque pactis, ovvero senza che il suo autore sia stato autorizzato dal sottoscrittore con un patto preventivo. Diversamente, non è richiesto l'esperimento della querela di falso nella ipotesi in cui il riempimento sia stato eseguito contra pacta, cioè in modo difforme da quello consentito dall'accordo intervenuto preventivamente. La diversa disciplina si spiega perché nella prima ipotesi l'abuso incide sulla provenienza e sulla riferibilità della dichiarazione al sottoscrittore, mentre nella seconda si traduce in una mera disfunzione interna del procedimento di formazione della dichiarazione medesima, in relazione allo strumento adottato (mandato ad scrivendo), la quale implica solo la non corrispondenza tra ciò che risulta dichiarato e ciò che si intendeva dichiarare.
•Corte di cassazione, sezione I civile, ordinanza 22 maggio 2019 n. 13831
Abuso di biancosegno – Riempimento contra pacta – Querela di falso – Non necessaria.
E' necessaria la querela di falso quando il sottoscrittore di un foglio firmato in bianco ne lamenti l'abusivo riempimento "absque pactis", cioè senza che l'autore del riempimento sia stato autorizzato dal sottoscrittore con preventivo patto e non quando, invece, il riempimento sia avvenuto "contra pacta", cioè in modo difforme dal precedente accordo intervenuto tra le parti.
•Corte di cassazione, sezione III civile, sentenza 17 gennaio 2018 n. 899
Scrittura privata – Sottoscrizione in bianco - Contestazione - Riempimento "absque pactis" - Querela di falso - Necessaria - Riempimento "contra pacta" - Contestazione – Onere del sottoscrittore di provare l'eccezione di abusivo riempimento "contra pacta".
Nel caso di sottoscrizione di documento in bianco colui che contesta il contenuto della scrittura non è tenuto a proporre querela di falso se non assume che il riempimento sia avvenuto "absque pactis" poiché in tal caso il documento esce dalla sfera di controllo del sottoscrittore completo e definitivo, sicché l'interpolazione del testo investe il modo di essere oggettivo dell'atto, tanto da realizzare una vera e propria falsità materiale, che esclude la provenienza del documento dal sottoscrittore. Colui che, invece, riconoscendo di aver sottoscritto il documento, lamenta che sia stato riempito in modo difforme da quello pattuito, ha l'onere di provare l' eccezione di abusivo riempimento "contra pacta" e quindi di inadempimento del mandato ad scribendum ovvero di non corrispondenza tra il dichiarato e ciò che si intendeva fosse dichiarato.
•Corte di cassazione, sezione III civile, sentenza 1 settembre 2010 n. 18989
Sottoscrizione in bianco di contratto di fideiussione - Indicazione di un beneficiario diverso da quello pattuito - Istanza di verificazione ex art. 216 cod. proc. civ. - Esclusione - Fondamento - Eccezione di riempimento della scrittura "contra pacta" – Prova a carico del dichiarante - Sussistenza.
Nell' ipotesi in cui un fideiussore abbia sottoscritto il contratto in bianco e non disconosca la propria sottoscrizione ma lamenti soltanto che la fideiussione sia stata riempita, quanto all'indicazione beneficiario, con un nominativo diverso da quello pattuito dalle parti, colui che intenda avvalersi della scrittura non è tenuto a proporre istanza di verificazione ex articolo 216 c.p.c. (il disconoscimento della sottoscrizione): per contro incombe sul fideiussore sottoscrittore l'onere di provare l'abusivo riempimento "contra pacta", senza l'obbligo di proporre querela di falso, necessaria, invece, nel caso di riempimento "absque pactis".
•Corte di cassazione, sezione III civile, sentenza 13 marzo 2009 n. 6167
Sottoscrizione in bianco – Riempimento "absque pactis" - Querela di falso – Necessaria.
La denuncia dell'abusivo riempimento di un foglio firmato in bianco postula il rimedio della querela di falso tutte le volte in cui il riempimento risulti avvenuto "absque pactis" o "sine pactis", ipotesi che ricorre anche quando la difformità della dichiarazione rispetto alla convenzione sia tale da travolgere qualsiasi collegamento tra la dichiarazione stessa e la sottoscrizione, mentre tale rimedio processuale non è necessario nell'ipotesi del riempimento "contra pacta", ossia in caso di mancata corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto si intendeva invece dichiarare.
•Corte di cassazione, sezione II civile, sentenza 27 agosto 2007 n. 18059