Giustizia

Il Tribunale di Milano sospende l’APP del Ministero, “criticità e malfunzionamenti”

Il presidente, Fabio Roia, ha prorogato fino al 31 marzo 2025 la possibilità di “redigere e depositare, anche con modalità analogiche” “atti, documenti, richieste”

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Il tribunale di Milano ha disposto la “sospensione” del sistema APP del Ministero della Giustizia (Applicativo per il Processo Penale) che avrebbe dovuto rendere obbligatorio il “binario unico” telematico per il processo penale e lo ha fatto per evitare casi di “malfunzionamento dei sistemi informatici”. È quanto emerge dalla circolare firmata oggi dal presidente del tribunale, Fabio Roia, che ha prorogato almeno fino al 31 marzo 2025 la possibilità di “redigere e depositare, anche con modalità analogiche” gli “atti, documenti, richieste” ritenendo l’app ministeriale - diventata obbligatoria da meno di una settimana - “non compatibile” con il processo penale telematico, per esempio a causa della “mancanza” e “inidoneità” di “modelli di atti” o la “impossibilità di sottoscrivere il verbale di udienza da parte del giudice”.

Criticità”, si legge nel provvedimento, che rischiano di “incidere in maniera significativa” su udienza preliminare e processi e “generare problematiche di natura informatica in grado di ripercuotersi sull’attività processuale e sul lavoro dei magistrati e del personale” con un “rallentamento delle risposte giudiziarie contrario anche al principio di celere definizione del procedimento penale”.

Secondo Roia non sarebbe stato “realizzato” nemmeno un “adeguato periodo di sperimentazione”, in particolare per il personale amministrativo, visto che APP è stato “aggiornato” con le “nuove funzionalità soltanto nelle date del 16 dicembre e del 30 dicembre 2024”. Sarebbe dovuto entrare in vigore dall’1 gennaio 2025 dopo la legge che lo ha reso obbligatorio nel 2023. L’app ministeriale è al suo secondo anno consecutivo di fallimento. Da quanto si apprende la stessa decisione è stata presa almeno da altri tre tribunali italiani: Roma, Napoli e Siracusa.

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