Lavoro

Infortuni sul lavoro, si insedia la Commissione Min Giustizia-Lavoro

Il gruppo di studio dovrà analizzare il normativo e giurisprudenziale e formulare proposte di intervento

Una commissione che avrà tempo 12 mesi per avanzare proposte sulla sicurezza sul lavoro e l’ipotesi di un’estensione, oltre al settore dell’edilizia, della patente a punti per le aziende. La tragedia di Suviana impone all’agenda del governo un’accelerata sul tema delle morti sul lavoro e si muovono sia il ministero della giustizia che quello del lavoro. La mission della commissione, istituita dal ministro della Giustizia Nordio con un decreto del 24 marzo e nata d’intesa con il ministero del Lavoro, sarà quella di analizzare l’attuale “quadro normativo e giurisprudenziale” per verificarne i “limiti e le criticità” al fine di “formulare proposte di intervento”.

Il gruppo di studio, che verrà presieduta dal viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, si insedierà il prossimo 26 aprile struttura e avrà un anno per presentare le sue proposte a fronte della “drammatica frequenza di incidenti - spiegano dal dicastero di via Arenula - e la consapevolezza che a contribuire alla sicurezza” sui luoghi di lavoro incidono molteplici elementi.

Su questo aspetto, così come indicato nel decreto ministeriale, fondamentale appare la prevenzione nonché una attività continua di aggiornamento e la formazione di “una coscienza diffusa di responsabilità, l’accurata vigilanza e sorveglianza” oltre che regole di comportamento e collaborazione tra lavoro e ricerca.

Per il numero uno di via Arenula il percorso da intraprendere, così come anche delineato dal Csm, è legato alla creazione di gruppi di lavoro specializzati presso le singole procure. I sindacati spingono per una struttura che, in caso di incidenti sul lavoro, abbia poteri di intervento su tutto il territorio, ovvero una Procura nazionale. Un’idea che a Nordio non piace: “non credo possa essere più efficace”, spiega il ministro secondo cui è necessario “devolvere alle procure distrettuali la competenza”.

Inoltre il Guardasigilli si è dichiarato più volte scettico sull’ipotesi di creare delle fattispecie penali ad hoc. Il ministro si è detto “contrario” all’introduzione di un eventuale reato di omicidio sul lavoro. Con “l’esperienza dell’omicidio stradale - ha detto in aula a febbraio nel corso del question time - che ha aumentato a dismisura la pena, gli incidenti non sono diminuiti ma aumentati”.

Il ministro del Lavoro Marina Calderone invece non esclude la possibilità di estensione anche ad altri settori, oltre a quello dell’edilizia, della patente a punti per le aziende. Intervenendo in commissione Bilancio alla Camera sull’emendamento al dl Pnrr che riscrive la norma sulla patente a punti - che sarà obbligatoria per le imprese del settore edile- ha sottolineato che “è prevista un’apertura ad altri settori che dovranno essere valutati”. Il provvedimento della patente a punti dunque partirà dai canteri edili “dove le irregolarità sono al 76%, all’85% in quelli del Superbonus” ha precisato la ministra fornendo i dati dell’Ispettorato del lavoro. “Dedicarsi all’edilizia credo non sia fare interventi di principio ma andare davvero al cuore del sistema”, ha concluso Calderone.

Il gruppo di lavoro - Accanto al Presidente, Viceministro Francesco Paolo Sisto, fanno parte della commissione:
Silvia Berra – Responsabile dell’area ambiente, sicurezza, sostenibilità dell’Unione industriale biellese
Matteo Caputo – Ordinario Università cattolica del Sacro cuore
Francesco Comparone – Vicecapo di Gabinetto
Antonio Corbo – Consigliere della Corte di cassazione
Cristiano Cupelli – Ordinario Università di Roma Tor Vergata
Fabrizio D’Ascenzo – Presidente dell’Inail
Emilio Ferrari – Ordinario Università degli studi di Bologna
Giuseppe Nano – Ordinario del Politecnico di Milano
Michele Sarno – Avvocato del Foro di Salerno
Nicola Selvaggi – Vicecapo dell’Ufficio legislativo
Luigi Vimercati – Ordinario dell’Università degli studi di Bari.

Ai lavori della Commissione partecipano anche i Sottosegretari, il Capo dell’Ufficio legislativo i Capi del Dog e del Dag.

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