Il Legislatore ha, in contropartita, introdotto una modifica della lettera d) del medesimo comma 1, con la quale ha chiarito che la prededuzione spetta anche ai crediti professionali sorti dopo l'apertura dello strumento di regolazione della crisi o dell'insolvenza per prestazioni funzionali al suo buon esito, anche se richieste dal debitore. Una scelta complessiva che, evidentemente, seppur rispettosa del principio di delega, lascia aperta la questione della sostenibilità economica delle procedure di crisi e della necessità di trovare un equilibrio tra la riduzione dei costi e la garanzia di una qualità professionale adeguata.
Il recente decreto legislativo n. 136/2024 apporta modifiche di notevole rilievo al Codice della crisi d'impresa, segnando un passaggio significativo verso la riorganizzazione e il miglioramento dell'attuale quadro normativo in materia di crisi e di insolvenza. Una riforma articolata ed approfondita che tocca vari aspetti del Codice, intervenendo su definizioni, principi generali, pubblicazione delle informazioni e modalità procedurali, con un intervento complessivo che si pone come obiettivo quello...
Contro l'abuso dei decreti d'urgenza ruolo sempre più attivo della Consulta
di Giulio M. Salerno - Professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Macerata