Professione e Mercato

L’avvocato sospeso non si può difendere da solo

Il Consiglio Nazionale Forense chiarisce che l’avvocato che subisce la misura della sospensione viene privato dello jus postulandi per cui deve proporre impugnazione a mezzo di altro difensore abilitato

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di Marina Crisafi

L’avvocato non può impugnare in proprio il provvedimento di sospensione cautelare, in quanto privo dello jus postulandi. Per cui, per proporre impugnazione, deve rivolgersi ad altro avvocato abilitato alle giurisdizioni superiori e munito di procura speciale. È quanto ha chiarito il Consiglio Nazionale Forense, nella sentenza n. 50/2024 (pubblicata il 14 maggio sul sito del Codice deontologico), dichiarando inammissibile il ricorso di un professionista.


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