Famiglia

Matrimonio forzato, se l’autodeterminazione è ridotta sì alla protezione sussidiaria

La violenza di genere consente il riconoscimento della protezione internazionale e il matrimonio imposto, con la reiterata violenza fisica e psichica consumata ai danni di una donna, costituisce violenza di genere

di Valeria Cianciolo

In materia di protezione internazionale, se il giudice del merito accerta che l’istante si è trovata di fronte a pressioni per indurla al matrimonio che, seppur reiterate e di taglio insinuativo non hanno raggiunto il livello della vera e propria imposizione, al punto da esporla a trattamenti in sé stessi lesivi della dignità personale, non ricorrono le condizioni per il riconoscimento della protezione sussidiaria; tuttavia, qualora le pressioni ed induzioni in fatto subite abbiano comportato forti...