Civile

Mediazione, a Milano crescono le domande e gli accordi

Handshake. Meeting of business people and working cooperation in the organization.

di Valentina Maglione

Crescono le richieste di mediazione e anche gli accordi alla Camera arbitrale di Milano. Inoltre, si riducono i tempi per chiudere le procedure. È quanto emerge dal report annuale, riferito all’anno 2024, del servizio di conciliazione della Camera arbitrale di Milano, appunto, che traccia una fotografia dell’andamento della mediazione nel primo anno di completa operatività delle novità introdotte dalla riforma Cartabia della giustizia civile (decreto legislativo 149/2022).

La riforma è soprattutto intervenuta sul primo incontro di mediazione, che ha cambiato natura: da momento informativo, è diventato un vero e proprio incontro di mediazione effettiva. Una modifica introdotta per aumentare l’efficacia del tentativo di mediazione. Inoltre, è stato ampliato il ventaglio delle liti per cui è obbligatorio tentare la mediazione prima di avviare un giudizio.

Sui dati di Milano si vedono i primi effetti delle novità. Intanto, sono leggermente aumentate le domande di mediazione: nel 2024 le nuove richieste sono state 1.051, contro le 1.016 del 2023. Sono cresciuti anche i procedimenti conclusi, passati da 869 a 1.004. E, soprattutto, è migliorata la percentuale degli accordi raggiunti. Nel 2024 sono stati infatti chiusi 270 accordi, pari al 26,9% dei procedimenti conclusi, mentre nel 2023 erano stati conclusi 199 accordi, il 22,9% dei procedimenti definiti. È rimasta però costante (al 33,5%) la percentuale di parti invitate che decide di non accettare l’invito a partecipare al primo incontro di mediazione.

Sono migliorati i tempi dei procedimenti. La durata media nel 2024 si è infatti assestata a 95 giorni, contro i 112 giorni del 2023. Ed è stata potenziata la mediazione telematica: il 91% degli incontri si è tenuto online.

Quanto alle materie oggetto di mediazione, è cresciuta la presenza dei contratti d’opera (uno degli ambiti per cui la riforma ha previsto il tentativo obbligatorio di mediazione), degli appalti e delle successioni. È cresciuto anche il valore medio delle controversie portate in mediazione (con tutte le parti presenti al tavolo), passato da 238.000 euro nel 2023 a 259.000 euro nel 2024.

«Gli effetti della riforma Cartabia - osserva Stefano Azzali, direttore generale della Camera arbitrale di Milano - hanno inciso sull’ambito della mediazione civile e commerciale, portando a importanti modifiche strutturali che hanno ridisegnato l’intero panorama operativo. Il 2024 si è rivelato un anno di consolidamento per il sistema di mediazione, con una continua evoluzione delle normative e un forte impegno da parte degli operatori del settore nell’adattamento alle normative. I dati della Camera arbitrale di Milano evidenziano un miglioramento dei risultati in un sistema in crescita che risponde alle esigenze di una società in continua evoluzione. Guardando al futuro, la mediazione continuerà a essere un pilastro centrale nella risoluzione delle controversie, con l’obiettivo di garantire soluzioni rapide, accessibili e soddisfacenti per tutte le parti coinvolte».

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