Negare i crimini non preclude il permesso premio
di Patrizia Maciocchi
La Cassazione (sentenza 23556) accoglie il ricorso del detenuto, anche alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma Cartabi

Non si può negare il permesso premio al condannato per reati ostativi, che non riconosce di averli commessi. L’ostinazione a disconoscere la paternità di crimini efferati messi in atto in un contesto di criminalità organizzata, non basta per dire no al beneficio a fronte di altri elementi positivi, ad iniziare dalla condotta carceraria ineccepibile. La Cassazione (sentenza 23556) accoglie il ricorso del detenuto, anche alla luce delle modifiche introdotte nell’ordinamento penitenziario dal Dlgs 150...
Dl giustizia approvato in via definitiva: cambio di passo sulle intercettazioni
di Francesco Machina Grifeo
FOCUS Dlgs 231/2001
Rubrica di aggiornamento periodico sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti