Non spetta al Gip scaricare sulle parti le conseguenze delle disfunzioni di App
In caso contrario la sua condotta deve essere qualificata come «abnorme» e le conseguenze non devono essere scaricate sulle parti, pm o difesa
Non spetta al giudice sindacare i casi di malfunzionamento di App, l’applicativo del ministero della Giustizia per il deposito telematico degli atti nei procedimenti penali. In caso contrario la sua condotta deve essere qualificata come «abnorme» e le conseguenze non devono essere scaricate sulle parti, pm o difesa. La Cassazione, con la sentenza n. 45 della Seconda sezione penale, interviene per accogliere il ricorso presentato dalla Procura contro la decisione del Gip che aveva giudicato inammissibile...