Giustizia

Nordio: continuità su Pnrr, cambio di passo su penale e ordinamento giudiziario

Questa mattina in Commissione Giustizia del Senato, le Comunicazioni sulle linee programmatiche del Ministro della giustizia, Carlo Nordio

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di Francesco Machina Grifeo

"La nostra giustizia soffre di inifinte criticità che sono un freno alla nostra economia e disincentivo agli investimenti . comportando una perdita del Pil pari quasi al 2 %". Il Ministro della giustizia, Carlo Nordio nelle Comunicazioni sulle linee programmatiche, questa mattina in Commissione Giustizia del Senato, parte dal danno economico che una giustizia disfunzionale produce nel Paese per estendere poi lo sguardo alle riforme ritenute necessarie e non più prorogabili.

Si tratta di un intervento atteso dagli operatori per comprendere se ci sarà quel cambio di rotta più volte annunciato dal centro-destra nelle politiche sulla Giustizia. Il discorso del Guardasigilli appare sostanzialmente in continuità rispetto al precedente Governo sulle riforme richieste dal Pnrr: "Entro il 20 giugno del 2023 – ha annunciato tra l'altro Nordio - verranno adottati i decreti attuativi per la riforma del processo civile e penale". "L'intervento dei Governi precedenti nel settore civile - ha aggiunto - è stato abbastanza incisivo. Non si può dire altrettanto in quello penale, così come nella riforma del CSM e dell'ordinamento giudiziario, anche per l'eterogeneità delle coalizioni che lo esprimevano. L'omogeneità di questo governo e la solidità di questa maggioranza consentono di elaborare un programma di vasta prospettiva, che affronti e risolva, secondo una scansione logica e temporale definita, queste criticità".

Il codice penale, ricorda Nordio, venne varato dal fascismo, come massimo compendio del pensiero del regime, ed è stato modificato soltanto nei "reati più odiosi" (quelli sulla razza); dunque, per sanarne la patente "contraddizione" rispetto al codice di procedura penale, scritto da Vassalli medaglia d'oro della Resistenza e sottoposto a notevoli modificazioni, serve una "riforma garantista e liberale", in modo da adeguarlo anche al dettato costituzionale. Magna Carta a sua volta bisognevole "per gli aspetti più sensibili di una revisione".

Giustizia civile - "L'eccessiva durata dei processi civili in Italia - ha spiegato Nordio - agisce ancora come un freno per la nostra economia. Cruciale è dunque la riduzione dei tempi di definizione, perchè a ogni 10% in meno di durata dei processi corrisponde un aumento della dimensione delle imprese". L'Amministrazione della giustizia, dunque, "profonderà il suo massimo impegno nell'attuazione degli obiettivi previsti dal Pnrr". Verrà data piena attuazione alla riforma costitutiva dell'Ufficio per il Processo. Continuerà, inoltre, l'azione di coordinamento e monitoraggio delle iniziative poste in essere per il miglioramento del sistema "giustizia" e per l'abbattimento dell'arretrato e la riduzione del disposition time nei termini convenuti con l'Unione Europea.

Nella medesima prospettiva di tutela del tessuto economico nazionale si inserisce la riforma delle norme sull'insolvenza. "Va in proposito segnalato - ha aggiunto il Ministro - che è in corso di istituzione l'Osservatorio permanente sull'efficacia delle misure di composizione negoziata della crisi e delle misure di allerta, prevista dall'articolo 353 del Codice". A breve, poi, sarà operativo l'albo dei soggetti incaricati dall'autorità giudiziaria delle funzioni di gestione e di controllo nelle procedure.

Un tema "particolarmente sensibile" è poi l'equo compenso delle prestazioni professionali, in relazione al quale è all'esame una proposta di legge - nel medesimo testo già approvato nella scorsa legislatura da uno dei due rami del Parlamento - che mira "a rafforzare la tutela del professionista in caso di incarichi conferiti da particolari categorie di imprese". Anche in questo ambito è in previsione la costituzione di un apposito Osservatorio.

Magistratura onoraria - "Sarà disciplinato in modo definitivo, equo e ragionevole lo status della magistratura onoraria, questo è un tema che ci sta particolarmente a cuore".

Digitalizzazione - Via libera anche alla accelerazione degli interventi per la digitalizzazione. Tre i punti fondamentali: 1) accelerazione degli interventi per la trasformazione digitale, tra i quali: gli "Uffici di prossimità", il "Tribunale on-line" e il Progetto POLIS; 2) lo sviluppo della funzione statistica; 3) le politiche di coesione attraverso il ricorso alle risorse comunitarie. Una rivoluzione tecnologica che comunque "avverrà sotto lo strettissimo controllo della riservatezza dei dati sensibili".

Giustizia penale - Forte discontinuità sulle intercettazioni. "Proporremo – ha detto Nordio - una profonda revisione" della disciplina e "vigileremo in modo rigoroso su ogni diffusione che sia arbitraria e impropria". Le intercettazioni attraverso la "diffusione selezionata e pilotata" sono diventate "strumento micidiale di delegittimazione personale e spesso politica". "L'idea di spendere 200 milioni di intercettazioni inutili e assolutamente intollerabile".

Riguardo all'ordinamento giudiziario, per Nordio: "Non ha senso che il Pm appartenga al medesimo ordine del giudice perche svolge un ruolo diverso". E sulla custodia cautelare: "Assistiamo all'uso e, talvolta, all'abuso della custodia cautelare come surrogato temporaneo dell'incapacità dell'ordinamento di mantenere i suoi propositi".

"La benevolenza finale per la quali alla facilità di ingresso in carcere prima della sentenza fa seguito la liberazione dopo la condanna non è una manifestazione di generosità ma di rassegnazione", ha detto. Quanto alla "controversa prescrizione", è la "certificazione finale dell'inefficienza dell'ordinamento che per evitare una prolungata graticola giustizia del cittadini richiede all'estinzione del reato o all'improcedibilità", ha aggiunto.

Mentre l'obbligatorietà dell'azione penale si è tradotta in un intollerabile arbitrio". Il Pm "può trovare spunti per indagare nei confronti di tutti senza rispondere a nessuno".

Infine sulle carceri. L'edilizia carceraria "va ripensata: ci sono carceri che potrebbero in appetibili centri città che essere venduti a prezzi di mercato e con o ricavato utilizzato per costruire strutture più adeguate".

Nordio ha poi suggerito per il transito degli arrestati l'utilizzo della caserme dismesse, e un commissario ad hoc per realizzare il piano. Nordio ha sottolineato che "la pena deve essere certa, eseguita, rapida, e proporzionata al crimine commesso", ma "certezza e rapidità della pena non significano sempre e solo carcere".

Se il reo è un pericolo "la reclusione è sicuramente necessaria - ha evidenziato - ma per i reati minori la moderna criminologia ammonisce che esistono sanzioni più efficaci di una detenzione virtuale. E' meglio la concreta esecuzione di una pena alternativa che la platonica erogazione di una pensa detentiva cui faccia seguito la sua immediate liberazione".

Sul Csm ha infine auspicato una rapida convocazione delle Camere per l'elezione dei membri laici, "perché un organo così delicato non può restare sospeso".

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