Per la sentenza n. 208 del 2024 della Corte costituzionale, il condannato che, in esito a un giudizio abbreviato, non abbia proposto impugnazione avverso la pronuncia di condanna, deve poter essere ammesso alla sospensione condizionale e alla non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, quando per effetto della nuova diminuzione di un sesto prevista dalla "riforma Cartabia" la pena inflittagli non superi i due anni di reclusione.
Per la sentenza n. 208 del 2024 della Corte costituzionale, il condannato che, in esito a un giudizio abbreviato, non abbia proposto impugnazione avverso la pronuncia di condanna, deve poter essere ammesso alla sospensione condizionale e alla non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale, quando per effetto della nuova diminuzione di un sesto prevista dalla "riforma Cartabia" la pena inflittagli non superi i due anni di reclusione.
L'impossibilità per il giudice a quo di percorrere la via dell'interpretazione costituzionalmente orientata
Il caso portato dinanzi alla Consulta, vede...
Separazione carriere, solo interventi settoriali in attesa della vera riforma
di Giorgio Spangher - Professore emerito di Diritto e procedura penale presso La Sapienza Università di Roma