Amministrativo

Prevenzione del rischio da climate change, nasce la Carta Geologica del Progetto CARG

La nuova Cartografia Geologica e Geotematica d’Italia alla scala 1:50.000 del Progetto CARG rappresenta l’infrastruttura scientifica strategica necessaria per la conoscenza approfondita di tutto il territorio nazionale

Le tematiche di sostenibilità e più nello specifico i fattori ESG (Environmental, Social and Governance) stanno diventando sempre più importanti per gli investitori, i consumatori e le società stesse.

Forte evidenza di ciò è la modifica costituzionale avvenuta con la Legge Costituzionale n. 1 dell’11 febbraio 2022, la quale ha modificato gli artt. 9 e 41 in un’ottica di tutela dell’ambiente. Il nuovo articolo 9 della Costituzione, prevede difatti ora che “la Repubblica […] tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni” richiamando così uno dei principi cardine del diritto dell’ambiente: lo sviluppo sostenibile.

In particolare, anche alla luce dei recenti accadimenti in Emilia-Romagna e Toscana, il cambiamento climatico ha notevoli risvolti nelle società con conseguenti impatti sia positivi che negativi, in un’ottica di rischi ma anche di opportunità.

Gli impatti del cambiamento climatico possono includere, tra l’altro, innalzamento del livello del mare, eventi meteorologici estremi, cambiamenti nei modelli climatici e scarsità di risorse.

Mentre le opportunità legate al clima possono includere, inter alia, nuovi mercati e prodotti, efficienza operativa e riduzione dei costi.

È ormai assodato che il cambiamento climatico è uno dei rischi principali per l’economia mondiale, così come mostra anche l’ultimo rapporto sui rischi globali del WEF (World Economic Forum), e a causa delle sue importanti conseguenze negative è divenuto per certo la sfida del nostro secolo.

A prendere precauzioni in tal senso è anche il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che con decreto n. 434 del 21 dicembre 2023 ha approvato il tanto atteso Piano Nazionale di Adattamento al Cambiamento Climatico (Pnacc), quale strategia per rendere il nostro Paese resiliente alla crisi climatica. Il documento approvato funge, inoltre, da guida per pianificare al meglio le politiche di adattamento sul piano nazionale e locale, nel breve e nel lungo periodo.

Il climate chance è anche un rischio significativo per le aziende di tutti i settori.

I rischi legati al clima possono ricomprendere: perdite di attività o ricavi, aumenti dei costi, danni alla reputazione. Tutti gli impatti significativi provati dal cambiamento climatico porteranno per certo dei danni ingenti nel lungo termine. La crescente acidificazione degli oceani minaccerà nel tempo la vita sotto il mare e la produttività dei raccolti in diminuzione comporterà nel tempo un forte rischio di carestie.

L’impatto finanziario dei fattori ESG può essere, quindi, molto significativo. Ad esempio, uno studio della società McKinsey ha stimato che i rischi legati al cambiamento climatico potrebbero costare alle aziende globali fino a 20 trilioni di dollari entro il 2050, ne consegue che questi vanno monitorati e gestiti.

Tra gli effetti più significativi del cambiamento climatico si individua una maggiore frequenza degli eventi connessi al dissesto geo-idrologico. Il fattore meteo-climatico difatti, influisce nella frequenza di tali fenomeni già fortemente legati alle naturali caratteristiche dei territori.

Per cercare di mitigare al massimo il rischio geo-idrologico devono essere messe in atto una serie di azioni basate su un’approfondita conoscenza del territorio, anche da questa esigenza, nasce la Carta Geologica del Progetto CARG.

La carta geologica è da sempre lo strumento di base per la conoscenza geologica del territorio. La nuova Cartografia Geologica e Geotematica d’Italia alla scala 1:50.000 del Progetto CARG, con i fogli di sottosuolo e modelli geologici 3D e la banca dati ad essa associati, rappresenta l’infrastruttura scientifica strategica necessaria per la conoscenza approfondita di tutto il territorio nazionale e rappresenta l’espressione documentale dello studio geologico per una cultura orientata alla conoscenza per la cura e l’uso sostenibile del territorio e del suo sottosuolo.

Per affrontare i rischi legati al cambiamento climatico, le aziende devono adottare un approccio integrato alla gestione del rischio ESG. Questo approccio deve includere la considerazione dei fattori ESG nella governance, nella strategia, nella gestione del rischio e nella misurazione delle prestazioni.

A tal riguardo, la Carta Geologica, di cui al Progetto CARG, che è un prodotto tecnico-scientifico di importanza strategica, può rappresentare la base di conoscenza per ulteriori studi specialistici per realizzare carte tematiche (ad esempio, geomorfologiche, di pericolosità, idrogeologiche), e quindi svolgere un ruolo rilevante quale supporto fondamentale alle politiche nazionali, in quanto consente:

- la comprensione dei processi naturali del passato e di quelli in atto e futuri per lo sviluppo di una società resiliente ai cambiamenti climatici e alle pericolosità geologiche;

- la gestione sicura e sostenibile delle grandi aree urbane;

- l’individuazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali (idriche ed energetiche rinnovabili);

- la progettazione e lo sviluppo di infrastrutture sicure e sostenibili;

- la mitigazione dei rischi dal punto di vista, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e di governance per le società, le quali sono tenute a mappare i rischi aziendali nell’Enterprise Risk Management («ERM»).Ciò costituisce un preziosissimo mezzo al fine di mappare e rendicontare gli indicatori ambientali che le imprese si propongono di perseguire e cristallizzare nei propri bilanci di sostenibilità.

Grazie ad un attento e corretto uso della Carta Geologica è possibile prevenire i rischi geologici legati al climate change, con conseguente impatto non solo dal punto di vista ESG (Environmental, Social and Governance), e in generale della sostenibilità, ma anche dal punto di vista finanziario.

Altresì, la Carta Geologica e la comprensione della stessa contribuirà significativamente alla mappatura ed individuazione delle materie prime e materie critiche, tenuto conto che la conoscenza di quest’ultima comporta – tra l’altro - l’individuazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali (idriche ed energetiche rinnovabili, con significativi impatti anche sul piano ambientale).

Da ultimo, preme segnalare come - tenuto conto degli impatti positivi in termini anche di prevenzione dei rischi geologici nella lettura e interpretazione della Carta Geologica - si rende sempre più necessario che istituzioni, pubbliche amministrazioni e società private siano supportate da geologi nell’implementazione della sostenibilità all’interno delle loro realtà al fine del raggiungimento degli obiettivi ESG e della mitigazione dei rischi geologici legati al climate change, che è una delle cause principali del dissesto idrogeologico.

In conclusione, la Carta Geologica CARG è un preziosissimo strumento per la sostenibilità, in quanto ci consente di approfondire la conoscenza fisica e geologica del territorio fornendo un importante contributo alla mitigazione e prevenzione dei rischi naturali e alle politiche energetiche e ambientali. Attraverso il suo utilizzo è possibile assicurare un supporto fondamentale alle politiche nazionali anche finalizzate alla sicurezza delle infrastrutture; consente di mappare e rendicontare gli indicatori ambientali e contribuire alla mappatura delle materie prime e materie critiche; pertanto, il suo utilizzo sarà sempre più fondamentale per le imprese, le istituzioni e le pubbliche amministrazioni che vorranno implementare la sostenibilità e mitigare i rischi geologici legati al climate change.

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*A cura di Letizia Macrì (Vice Presidente ESG European Institute), Dott.ssa Maria Siclari (Direttore Generale ISPRA), Dott.ssa Maria Lettieri (Responsabile Nazionale Progetto CARG)

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