Lavoro

Professionisti, maxi sconto sul costo del lavoro per le nuove assunzioni

Firmato ieri dai ministri dell’Economia e del Lavoro il decreto 25 giugno 2024, attuativo della riforma dell’Irpef. Arriva una “super deduzione” dal valore complessivo di 1,3 miliardi pari al 120% e fino al 130% del costo del lavoro

immagine non disponibile

È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Economia il decreto 25 giugno 2024, firmato di concerto con il ministero del Lavoro, contenente le modalità di attuazione dell’articolo 4 del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, che dispone per i titolari di reddito d’impresa e gli esercenti arti e professioni, per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, ai fini della determinazione del reddito, la maggiorazione del costo del personale di nuova assunzione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nonché una ulteriore deduzione in presenza di nuove assunzioni di dipendenti, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, rientranti nelle categorie di lavoratori meritevoli di maggiore tutela di cui all’Allegato 1 del citato decreto legislativo n. 216 del 2023”.

La riforma Irpef, infatti, ai fini della determinazione del reddito, ha previsto una maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione nel caso di incremento del numero di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

Per le assunzioni a tempo indeterminato di quest’anno arriva così una ’super deduzione’ dal valore complessivo di 1,3 miliardi pari al 120% e fino al 130% per chi assume mamme, under 30, percettori di reddito di cittadinanza e persone con invalidità. Arriva anche la detassazione per i lavoratori del settore del turismo notturno e festivo.

La maggiorazione spetta ai soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a), b) e c), del TUIR, nonché, relativamente alle loro stabili organizzazioni nel territorio dello Stato, ai soggetti di cui all’articolo 73, comma 1, lettera d), del TUIR, alle imprese individuali, alle società di persone ed equiparate ai sensi dell’articolo 5 del citato TUIR titolari di reddito d’impresa, nonché agli esercenti arti e professioni, anche in forma associata, che determinano il reddito di lavoro autonomo ai sensi dell’articolo 54 del suddetto TUIR.

La maggiorazione, si legge nel decreto, “spetta per le assunzioni di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, con contratto in essere al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, se il numero dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato alla fine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 è superiore al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente”.

In pratica, il numero dei dipendenti assunti deve crescere anno su anno. Il costo del personale da assumere ai fini del beneficio, si legge ancora nel testo, “è maggiorato, ai fini della determinazione del reddito, di un importo pari al 20 per cento”. Lo stesso costo “è incrementato di un ulteriore 10 per cento in relazione alle nuove assunzioni a tempo indeterminato di dipendenti ricompresi in ciascuna delle categorie meritevoli di maggiore tutela”.

Sono esclusi dall’agevolazione le imprese in liquidazione ordinaria nonché le imprese assoggettate a liquidazione giudiziale o agli altri istituti liquidatori relativi alla crisi di impresa, a decorrere dall’inizio della procedura

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©