Comunitario e Internazionale

Relazione annuale 2020 della Corte di giustizia dell'Unione: pandemia, attività giudiziaria e futuro

Una panoramica ampia e completa nella quale sono classificate per tema le sintesi delle sentenze più importanti e una rassegna degli eventi da ricordare

di Simona Gatti

Pubblicata oggi la relazione annuale 2020 della Corte di giustizia dell'Unione europea. Il documento contiene un quadro sintetico delle attività giudiziarie, istituzionali e amministrative svolte dalla Corte e dal tribunale nell'anno passato.

Una panoramica ampia e completa nella quale sono classificate per tema (stato di diritto, diritti dei rifugiati, dati personali, diritti dei consumatori e dei lavoratori) le sintesi delle sentenze più importanti , spiegandone la portata per i cittadini europei, e una rassegna degli eventi e dei fatti che hanno caratterizzato il 2020. Immagini, grafici informativi e statistiche fanno da corredo ai testi. Nel documento, inoltre, ci sono molte informazioni utili sull'istituzione giudiziaria dell'Unione europea: dalla durata dei procedimenti al bilancio fino al personale.

Entrando nel dettaglio, dopo la prefazione del Presidente Koen Lenaerts, il primo capitolo è uno sguardo al 2020: dalle cerimonie alle prime udienze in videoconforenza ( a causa della pandemia), dalle instaurazioni delle cause più significative alle visite ufficiali delle delegazioni. Si passa poi alle cifre: la relazione sottolinea che la Corte Ue è riuscita a mantenere un elevato livello di attività nonostante il lavoro a domicilio e le restrizioni agli spostamenti che hanno reso impossibile tenere le udienze tra il 16 marzo e il 25 maggio 2020.

Il secondo capitolo è quello dell'attività giudiziaria, dove vengono ripercorse le sentenze più importanti divise per argomento e i numeri chiave della stessa attività.

La terza parte è incentrata sugli effetti che il Covid ha avuto sui vari lavori. In un termine brevissimo, infatti , è stata realizzata una metamorfosi completa delle modalità di funzionamento dell'istituzione e tutti i servizi sono stati coinvolti dalla necessità di adattarsi, innovare e reinventarsi. Una gestione della crisi che, associando i servizi e i due organi giurisdizionali di cui si compone l'istituzione, ha consentito di condurre un'azione articolata intorno a tre obiettivi concomitanti e interdipendenti: garantire la sicurezza sanitaria del personale e delle persone chiamate a recarsi nei locali dell'istituzione, assicurare la continuità dell'attività giudiziaria e accompagnare il personale. In queste pagine, tra le altre informazioni fornite, viene raccontato come nei mesi più difficili sia stato messo a punto un sistema di videoconferenza che, in via eccezionale, ha permesso ai rappresentanti delle parti, che si trovavano nell'impossibilità di recarsi fisicamente a Lussemburgo, di partecipare all'udienza a distanza, nel rispetto del multilinguismo.

Le ultime due sezioni della relazione sono dedicate all'ambiente e al futuro. Sul primo tema la Corte riferisce su come da anni persegua una politica ambientale ambiziosa, che punta a soddisfare standard elevati in materia di sviluppo sostenibile e di tutela dell'ambiente. Per quanto riguarda il 2021 , dopo i cambiamenti vissuti nel 2020, l'istituzione preannuncia che sarà l'anno in cui verranno portati avanti i progetti in corso che incorporano le innovazioni derivanti dall'esperienza del lavoro a domicilio nel contesto di un graduale ritorno a modalità lavorative più presenziali. Nell'ambito della dematerializzazione, semplificazione e razionalizzazione dei flussi documentali e decisionali, è stato approvato un progetto per un sistema integrato di gestione dei fascicoli giudiziari che si tradurrà in guadagni di efficienza sia per gli organi giurisdizionali sia per i servizi associati al trattamento delle cause.

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