Sciopero dei magistrati, Anm: adesione all’80% - Parodi: “Pm a rischio condizionamenti”
I dati sono stati forniti dal segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati Rocco Maruotti e dalla Sezioni locali dell’Anm
Lo sciopero delle toghe contro la riforma dell’ordinamento giudiziario è stato un successo. Si è registrato il 90% di adesione a Milano; l’80% a Roma; il 75% a Napoli ed il 70% a Palermo e poi ancora il 90% a Potenza, il 70% a Torino e nel distretto Toscano. Sono gli stessi magistrati a fornire le cifre dell’astensione nella giornata di mobilitazione per far conoscere, così spiega l’Anm, le ragioni del contrasto a una riforma che minaccia la Costituzione. “I dati stanno ancora arrivando ma l’adesione allo sciopero è prossima all’80%”, così il segretario generale dell’Anm Rocco Maruotti prendendo la parola all’assemblea pubblica a Roma. Il presidente dell’Anm Cesare Parodi ammonisce: “Che ci possa essere in prospettiva una mutazione genetica del pubblico ministero, che il Pm possa essere condizionato dai poteri forti è un rischio concreto. E questo sarebbe l’aspetto più negativo per i cittadini comuni”. “
Oggi, dunque, non si sono tenute udienze, salvo nei casi previsti dal codice di autoregolamentazione che impone la trattazione dei processi, ad esempio, con imputati detenuti o nell’imminenza di scadenza dei termini di custodia cautelare.
Nei tribunali romani ha aderito l’80% delle toghe. “Stanno ancora arrivando i dati da alcune giunte locali – ha detto Maruotti-, siccome vogliamo essere prudenti diamo una forbice tra il 75% e l’80%, ma è prossimo all’80%”. Il dato rispecchia a grandi linee quello nazionale”. A Milano ha aderito circa il 90 per cento dei magistrati. Lo ha annunciato il presidente del Tribunale, Fabio Roia, in apertura del suo intervento durante l’assemblea pubblica delle toghe nell’aula magna del palazzo di giustizia.
È superiore al 75% l’adesione dei magistrati del Distretto della Corte d’Appello di Napoli. Il dato è stato fornito da Cristina Curatoli, presidente della Giunta esecutiva sezionale dell’Anm di Napoli, che ha organizzato questa mattina un incontro pubblico nella biblioteca Tartaglione del Palazzo di Giustizia di Napoli “con l’obiettivo di spiegare le ragioni del dissenso della magistratura rispetto alla riforma costituzionale in cantiere sulla separazione delle carriere”.
Mentre in Sicilia, il 70% dei magistrati del distretto di corte d’appello di Palermo, che comprende le sedi giudiziarie del capoluogo, di Agrigento, Trapani, Sciacca e Termini Imerese, ha aderito. Una partecipazione massiccia se si considera che all’ultima astensione, organizzata per protestare contro la legge Cartabia, l’adesione fu del 48%.
È di circa il 70% invece l’adesione, nel distretto giudiziario toscano. Il dato è stato diffuso dall’Anm toscana che ha organizzato al Palazzo di giustizia di Firenze un’assemblea. La manifestazione ha visto la partecipazione di giudici e pm con la coccarda tricolore appuntata sulla toga e la Costituzione in mano.
Secondo le prime indicazioni, ancora provvisorie, l’adesione allo sciopero a Torino supera abbondantemente, in certi settori, il 70%. “La riforma - ha osservato Bendoni presidente dell’Anm del Piemonte - preoccupa anche perché non è a se stante, ma è calata in un allarmante contesto di attacchi continui non solo contro la magistratura nel suo complesso, ma verso singoli colleghi rei, per così dire, di avere preso decisioni sgradite alla maggioranza politica di turno”. “È un clima di insofferenza verso l’esercizio della funzione di controllo da parte della magistratura - ha aggiunto - che purtroppo non si respira soltanto in Italia”.
Con una adesione totale al tribunale di Lagonegro (Potenza) e superiore al 90 per cento in quello di Potenza, l’Associazione nazionale magistrati per il distretto di Potenza con la sottosezione di Lagonegro, ha manifestato anche in Basilicata per esporre le ragioni del proprio no alla riforma della magistratura. Sono state due le iniziative della Giunta esecutiva sezionale di Basilicata dell’Anm, presieduta da Rossella Larocca.
Per la Giunta ligure della Anm, Domenico Pellegrini intervenendo in apertura dell’assemblea ha detto: “Dispiace scioperare perché facciamo un servizio pubblico - prosegue il magistrato - ma dovevamo fare arrivare un messaggio alla cittadinanza. Questa riforma così come è andrebbe solo ritirata”. L’adesione in procura sarebbe del 95% mentre per il tribunale è dell’80%.