Civile

Se il laureando è fuori corso niente iscrizione anticipata al registro praticanti

Per la Cassazione (sentenza 24379) il tirocinio professionale può essere svolto dagli studenti regolarmente iscritti all'ultimo anno di giurisprudenza

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di Simona Gatti

Niente iscrizione anticipata al registro dei praticanti se il laureando è fuori corso. Lo chiariscono le sezioni unite civili della Cassazione con la sentenza n. 24379 depositata martedì 3 novembre.

Al centro della vicenda esaminata dai Supremi giudici la richiesta di una studentessa dell'ultimo anno di giurisprudenza a iscriversi nel registro dei praticanti e la bocciatura prima del Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Milano poi del Consiglio nazionale forense perché pur essendo in regola con gli esami dei primi quattro anni risultava fuori corso da due e quindi non legittimata a iniziare lo svolgimento del tirocinio.

Secondo infatti la nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense (articolo 41, comma 6, lettera d della legge 247/2012) il tirocinio professionale può essere svolto anche in concomitanza con il corso di studio per il conseguimento della laurea, dagli studenti regolarmente iscritti all'ultimo anno di giurisprudenza. Ed è proprio su questa disposizione che si fonda da una parte l'impugnazione principale sollevata dalla ragazza e dall'altra la motivazione di rigetto della Suprema corte.

Per la ricorrente ci sarebbe stata un'errata interpretazione della legge che nell'individuare il requisito di ammissione non fa né riferimento a quello "di non essere fuori corso" né indica il quinto anno o l'ultimo anno "del corso legale", ma solo l'ultimo anno dell'intero corso di studio. Una tesi bocciata nettamente dalla Cassazione poiché le argomentazioni del Cnf si fondano senza equivoci sul dato testuale della norma: il riferimento all'ultimo anno del corso di studio non può essere inteso come ultimo anno qualunque esso sia, ma necessariamente come l'ultimo del corso legale al quale si è regolarmente iscritti, che, appunto, è il quinto anno. La facoltà di giurisprudenza ha un corso di laurea magistrale a ciclo unico, si svolge in 5 anni, se dura di più è perché si va fuori corso.

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