Comunitario e Internazionale

Se la società è stabilita in uno Stato membro ma opera in Italia non è vincolata dalla legge italiana

di Marina Castellaneta

N. 19

guida-al-diritto

Se una società, esercitando il suo diritto alla libertà di stabilimento, sceglie di spostarsi dallo Stato membro in cui si era costituita a un altro Stato membro, non è possibile applicare la legge del primo Stato agli atti di gestione della società per il solo fatto che essa continua a svolgere la propria principale attività nel primo Paese membro in quanto ciò ostacolerebbe la libertà di stabilimento

Massima

  • Società e imprese - Libertà di stabilimento - Società stabilita in uno Stato membro ma con attività in un altro Paese Ue - Gestione della società - Normativa italiana - Diritto internazionale privato - Applicazione della legge italiana - Restrizione alla libertà di stabilimento - Assenza di giustificazione - Sproporzionalità - Contrarietà del diritto Ue. (Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, articoli 49 e 54)

    Gli articoli 49 e 54 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea devono essere interpretati nel senso che ostano alla normativa di uno Stato membro che prevede, in via generale, l’applicazione del suo diritto nazionale agli atti di gestione di una società stabilita in un altro Stato membro ma che svolge la parte principale delle sue attività nel primo Stato membro. Malgrado la libertà degli Stati di individuare il criterio di collegamento proprio delle norme di diritto internazionale privato, le regole interne non devono portare a un’applicazione di una legge che restringe la libertà di stabilimento per il solo fatto che l’attività principale è svolta nello stesso Stato.

La libertà di stabilimento delle società nello spazio Ue può essere ostacolata anche dalle norme interne di diritto internazionale privato e, di conseguenza, gli Stati sono tenuti a garantire che le norme di conflitto non producano effetti contrari alle regole del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea. Su tale questione, è intervenuta, di recente, la Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza “italiana” depositata il 25 aprile (causa C-276/22, Edil Work 2) con la quale gli eurogiudici...