Giustizia

Separazione carriere, nulla di fatto - Governo e Anm rimangono sulle proprie posizioni

Parodi: “Abbiamo preso atto della volontà di andare avanti senza alcun tentennamento”. Meloni: disponibile ad aprire un tavolo sulle leggi di attuazione e sul documento in 8 punti sulla amministrazione della giustizia

“È stato un incontro non breve in cui c’è stato un lungo scambio di opinioni che, devo dire, non ha portato a sostanziali modifiche delle nostre posizioni e tantomeno di quelle del governo”. Così il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, uscendo dall’incontro con la presidente Meloni e i vertici di governo a Palazzo Chigi. Per la premier l’incontro è stato “franco e proficuo”. “Il Governo - riferisce una nota - ha ribadito la volontà di proseguire con determinazione e velocità nel percorso di attuazione della riforma costituzionale, auspicando la sua approvazione in tempi rapidi”.

Tutti e dieci i componenti della nuova giunta dell’Anm indossavano una coccarda tricolore, “simbolo dell’Italia unita”. “Io credo l’incontro non sia stato inutile - ha commentato Paordi - perché abbiamo avuto modo di spiegare nel dettaglio le ragioni specifiche, tecnico giuridiche, che ci portano assolutamente a non condividere questa riforma. Lo abbiamo fatto. E abbiamo preso atto con molta chiarezza di una volontà del governo di andare avanti senza alcun tentennamento, e alcuna modifica sul punto”.

La presidente Meloni ha comunque ringraziato l’Anm “per le osservazioni e gli spunti emersi nel dibattito e ha annunciato la disponibilità di aprire un tavolo di confronto sulle leggi ordinarie di attuazione della riforma e sul documento in otto punti presentato dall’Anm, che riguarda l’amministrazione della giustizia”.

“Ci è stata data una precisa e netta smentita della notizia che è stata riportata dal Fatto Quotidiano, sia dalla presidente Meloni che dal ministro Nordio”, ha aggiunto Parodi parlando con i giornalisti dopo l’incontro a Palazzo Chigi, tornando sulla notizia secondo cui il governo lavorerebbe per togliere il controllo della polizia giudiziaria ai Pm. “Entrambi hanno detto che non hanno nessuna intenzione di dare corso a questa illazione giornalistica che è stata pubblicata e che quindi in questo senso ci tranquillizza limitatamente a questo aspetto. Su tutti gli altri invece il quadro non è mutato”, aggiunge.

“Sappiamo – ha proseguito -, a differenza di quanto spesso i giornali hanno detto, che nessuna offerta è stata effettuata, ma era evidente perché il governo sa benissimo che noi non potevamo corrispondere nulla in cambio. Siamo venuti solamente con la nostra coscienza, la nostra onestà intellettuale a presentare le nostre idee. Non è stata una trattativa, non volevamo che lo fosse, non lo sarebbe stata mai perché noi non abbiamo da offrire nulla se non la nostra lealtà e principi nei quali crediamo”.

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