Civile

Si paga la Tari anche se l'albergo chiude nella stagione invernale

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a cura della redazione PlusPlus24 Diritto

Tributi locali - Tarsu - Tari - Struttura alberghiera - Chiusura nel periodo invernale - Applicabilità dell'imposta .
La Tari, ossia la tassa per lo smaltimenti dei rifiuti (ex Tarsu), è dovuta dall'albergo anche nel periodo invernale benché l'attività sia chiusa. Nel caso di esercizi dotati di licenza annuale, visto che il presupposto del tributo è costituito dalla occupazione o conduzione di locali a qualsiasi uso adibiti, ai fini della esenzione dalla tassa non è sufficiente la sola denuncia di chiusura invernale. Bisogna allegare e provare l'inutilizzabilità della struttura". La tassa è dovuta qualora vi sia la possibilità di usufruire del servizio a prescindere dalla fruizione. Il presupposto del tributo è costituito dall'occupazione o conduzione di locali destinati a qualsiasi uso.
Corte di cassazione, sezione V civile, ordinanza 11 aprile 2019 n. 10156

Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) - Tassa raccolta di rifiuti solidi urbani interni tassa rifiuti (tari) - Presupposto applicativo - Esenzione - Prova a carico del contribuente - Fattispecie.
In materia di imposta sui rifiuti (Tari), pur operando il principio secondo cui è l'Amministrazione a dover fornire la prova della fonte dell'obbligazione tributaria, grava sul contribuente l'onere di provare la sussistenza delle condizioni per beneficiare del diritto a ottenere una riduzione della superficie tassabile o, addirittura, l'esenzione costituendo questa un'eccezione alla regola del pagamento del tributo da parte di tutti coloro che occupano o detengono immobili nelle zone del territorio comunale. (Nel caso di specie, la S.C. ha rigettato il ricorso del contribuente - che assumeva di non essere tenuto al pagamento dell'imposta sul presupposto che l'area da lui occupata era adibita a deposito di materiali e merci - non potendo escludersi che l'area fosse suscettibile di produrre rifiuti e non ricorrendo ipotesi di esenzione).
Corte di cassazione, sezione V civile, sentenza 22 settembre 2017 n. 22130

Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) – Tassa raccolta di rifiuti solidi urbani interni - Esercizi alberghieri - Attività stagionale - Prova in presenza di licenza annuale - Necessità - Fondamento.
In tema di TARSU, nel caso di esercizi alberghieri dotati di licenza annuale, essendo il presupposto del tributo costituito dalla occupazione o conduzione di locali a qualsiasi uso adibiti, ai fini della esenzione dalla tassa non è sufficiente la sola denuncia di chiusura invernale ma occorre allegare e provare la concreta inutilizzabilità della struttura.
Corte di cassazione, sezione V civile, sentenza 9 novembre 2016 n. 22756

Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) - Tassa raccolta di rifiuti solidi urbani interni - Particolari condizioni d'uso - Usi stagionali - Riduzione della tariffa - Previsione - Esonero dal tributo - Esclusione - Fondamento - Fattispecie relativa a struttura alberghiera inutilizzata per alcuni mesi dell'anno,
In tema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, il Dlgs 15 novembre 1993 n. 507, contempla, all'art. 66, dei temperamenti all'imposizione per le situazioni che possono obiettivamente comportare una minore utilizzazione del servizio, come nel caso dell'uso stagionale, previsto dalla lettera b) del comma terzo di tale disposizione, con conseguente riduzione percentuale della tariffa applicabile; l'esclusione della tassabilità, invece, è prevista dall'articolo 62 del Dlgs 507/1993 solo nel caso di aree scoperte accessorie o pertinenziali ad abitazioni e per i locali e le aree che, per loro natura, o il particolare uso cui sono stabilmente destinate, o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità, non possono produrre rifiuti, e le relative circostanze debbono essere dedotte dal contribuente o nella denuncia originaria o in quella di variazione e suscettibili di essere rilevate direttamente o a mezzo di idonea documentazione. Ne consegue che la mancata utilizzazione di una struttura alberghiera per alcuni mesi dell'anno, in quanto determinata alla volontà o alle esigenze del tutto soggettive dell'utente, o al mancato utilizzo di fatto, non è di per sé riconducibile alle fattispecie di esenzione dal tributo previste dall'articolo 62 citato.
Corte di cassazione, sezione V civile, sentenza 13 gennaio 2012 n. 9633

Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) - Tassa raccolta di rifiuti solidi urbani interni - Esonero dal tributo - Condizioni - Obiettiva non utilizzabilità dei locali o aree - Nozione - Fattispecie.
In tema di tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ai sensi dell'articolo 62, secondo comma, del Dlgs 15 novembre 1993 n. 507, il presupposto legale per l'esonero del tributo, consistente nel fatto che i locali e le aree interessate "risultino in obbiettive condizioni di non utilizzabilità", non viene integrato quando sia data la mera prova (secondo l'insindacabile apprezzamento del giudice di merito) dell'avvenuta cessazione di una attività industriale (nella specie, attraverso la destinazione del locale ad archivio storico), atteso che, in tal modo, il contribuente ha solo provato la mancata utilizzazione di fatto del locale o dell'area ma non pure la sua obiettiva "non utilizzabilità".
Corte di cassazione, sezione V civile, sentenza 28 ottobre 2009 n. 22770

Tributi locali (comunali, provinciali, regionali) - Tassa raccolta di rifiuti solidi urbani interni – Particolari condizioni d'uso - Usi stagionali - Riduzione della tariffa - Previsione - Esonero dal tributo - Esclusione - Fattispecie - Obiettiva inutilizzabilità - In sussistenza.
In tema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, il Dlgs 15 novembre 1993 n. 507 contempla all'articolo 66 dei temperamenti dell'imposizione per le situazioni che obiettivamente possono comportare una minore utilizzazione del servizio, come nel caso dell'uso stagionale, previsto dalla lettera b) del terzo comma, situazioni che danno luogo a una riduzione percentuale, espressamente prevista, della tariffa, ma giammai a un totale esonero del pagamento (nell'affermare tale principio, la Suprema corte ha precisato che l'ipotesi di inutilizzabilità per otto mesi all'anno, prospettata nella specie dalla contribuente per ottenere una tariffa dimensionata solo su tempi d'uso, non corrisponde alla previsione legislativa dell'articolo 62 dello stesso Dlgs, la quale indica come causa d'esclusione dall'obbligo del tributo le condizioni di "obiettiva" inutilizzabilità, che non possono essere individuate nella mancata utilizzazione legata alla volontà o alle esigenze dell'utente).
Corte di cassazione, sezioneV civile, sentenza 10 settembre 2004 n. 18316

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