Comunitario e Internazionale

Singapore e Hong Kong aggiornano le politiche fiscali: le nuove leggi finanziarie per attirare capitali esteri

Hong Kong punta a fornire sollievo fiscale diretto e stimolare il mercato immobiliare, Singapore si concentra più sull’innovazione e sull’attrazione degli investimenti stranieri

Singapore e Hong Kong, i due principali hub finanziari dell’Asia, hanno recentemente annunciato significative riforme fiscali per dare maggior impulso all’economia, riforzare la propria attrazione per i capitali esteri e sostenere imprese e cittadini a fronte delle nuove sfide economiche globali. Tuttavia, mentre Hong Kong punta a fornire sollievo fiscale diretto e stimolare in particolare il mercato immobiliare, Singapore , con una legge significativamente denominata ‘Building Our Shared Future Together’, si concentra più sull’innovazione e sull’attrazione degli investimenti stranieri. Vediamoli nel dettaglio.

Incentivi per le Imprese

  • A Singapore , il Ministero delle Finanze ha introdotto uno sgravio fiscale del 50% sui redditi d’impresa per il 2023, con un limite massimo di 40.000 SGD (circa 27.500 Euro). La misura si propone di supportare immediatamente le imprese che da qualche tempo oramai operano in un contesto di crescita dell’inflazione reale, cosi’ che tale misura è di significativo impatto immediato per le piccole imprese (sia locali, sia controllate da gruppi stranieri), non presupponendo limitazioni, ad esempio in base al numero di dipendenti, ovvero di tipologia o nazionalità dell’azionista.
  • Dall’altra parte, Hong Kong ha annunciato una completa esenzione dall’imposta sui profitti e dall’imposta sui salari per l’anno fiscale 2023/24, fino a un massimo di HK$3,000 per alleviare il carico fiscale sulle imprese e fornire sollievo finanziario immediato. Il Governo ha inoltre introdotto un nuovo regime di aliquote fiscali a due livelli per l’imposta sui salari e sui redditi derivati da persone fisiche. Questo sistema mira a fornire un trattamento fiscale più equo, con un’aliquota inferiore del 15% per i primi $5 milioni di reddito netto e una percentuale leggermente più alta del 16% per gli importi residui, misura che potrebbe significare un sollievo fiscale significativo per le fasce di reddito più basse e una più equa distribuzione del carico fiscale.

Aliquote Fiscali e Regime Fiscale Internazionale: tra innovazione e proprietà intellettuale

Sempre in tema di imposte societarie, Singapore ha altresì confermato di aderire al Pillar Two del Base Erosion Profit Shifting (BEPS), per cui, a partire dal 2025, i gruppi internazionali saranno assoggettati a un’aliquota di imposta societaria effettiva del 15%. Tuttavia, per mantenere la sua attrattività internazionale, è stato introdotto un credito d’imposta rimborsabile per l’espansione di impianti di produzione, ricerca e sviluppo (“Refundable Investment Credit”) e progetti green, proponendosi di agevolare i finanziamenti di imprese sostenibili e co-finanziare gli investimenti in impianti a risparmio energetico (“Energy Efficiency Grant”). AI, robotica, medtech e semiconduttori sono i settori strategici in cui Singapore si propone di investire ulteriori 3 miliardi SGD al fine di rendere la citta’-stato un hub mondiale per l’intelligenza artificiale, per i semiconduttori e per la ricerca in campo medicale.

Hong Kong ha annunciato l’introduzione di una tassa minima globale effettiva del 15% sui grandi gruppi aziendali multinazionali. Inoltre, è stata proposta l’introduzione di un patent box” tax incentive, riducendo le aliquote dell’imposta sui profitti al 5% per i profitti derivanti da proprietà intellettuale qualificata. Questo dovrebbe incoraggiare l’innovazione e la ricerca e sviluppo nel Paese, rafforzando la posizione di Hong Kong come centro globale per la tecnologia e l’innovazione.

Stimoli al Mercato Immobiliare

Per quanto riguarda il settore immobiliare, il governo di Hong Kong ha adottato misure per stimolare un mercato in crisi. A partire dal 28 febbraio 2024, non ci saranno più Special Stamp Duty (SSD), Buyer’s Stamp Duty (BSD) o Ad Valorem Stamp Duty (AVD) al 7,5% per le transazioni immobiliari residenziali, dando un po’ più di respiro finanziario ai potenziali acquirenti nell’acquisto di una casa. Inoltre, verranno eliminate le imposte di bollo sul trasferimento di unità di trust immobiliare e sull’attività di option market-maker, contribuendo ulteriormente a facilitare le transazioni immobiliari.

Sebbene le due città abbiano adottato approcci leggermente diversi, entrambe fanno della competitività internazionale una priorità. Le misure che le due leggi finanziarie, infatti, propongono, mirano a rilanciare le loro economie e prepararsi a un futuro molto incentrato sulle tecnologie, sostenendo l’innovazione e gli investimenti, attraendo capitali esteri e rendendo più accessibile il mercato immobiliare.

_____

*A cura di Marzio Morgante e Daniela Radrizzani, ATA – Asian Tax Advisory

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©