Comunitario e Internazionale

Ue: Nordio, “bene armonizzazione insolvenza, delusi su microimprese”

Il ministro della Giustiza al Consiglio Europeo esprime “rammarico” per lo stralcio delle norme che riguardano un iter semplificato per le microimprese

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L’Italia “sostiene” l’orientamento generale del Consiglio sulla direttiva che mira ad armonizzare le procedure di insolvenza negli Stati Ue, ma esprime “rammarico” per lo stralcio delle norme che riguardano un iter semplificato per le microimprese. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio, durante la sessione pubblica del Consiglio Ue a Lussemburgo. La presidenza polacca mira a raggiungere un orientamento generale su una direttiva volta ad armonizzare alcuni aspetti del diritto fallimentare, ancora frammentato perché eminentemente nazionale. La proposta costituisce una delle iniziative del piano d’azione 2020 per l’Unione dei mercati dei capitali. Mira a incoraggiare gli investimenti transfrontalieri all’interno del mercato unico, attraverso un’armonizzazione mirata delle procedure di insolvenza. L’Italia, ha ricordato il ministro, “ha supportato con convinzione l’introduzione di una disciplina armonizzata sulle procedure di insolvenza degli Stati membri, per contribuire al corretto funzionamento del mercato interno ed eliminare gli ostacoli all’esercizio di libertà fondamentali, quali la libera circolazione dei capitali e la libertà di stabilimento. Per questa ragione, l’Italia supporta l’orientamento generale ed è soddisfatta del testo di compromesso. In particolare - aggiunge - il nostro rammarico riguarda lo stralcio dell’articolo del titolo sesto finalizzato all’armonizzazione delle insolvenze delle microimprese, attraverso la previsione di una procedura di liquidazione semplificata, che avrebbe apportato indubbi vantaggi a un segmento molto significativo del mercato europeo”. Quindi, ha aggiunto, “ci sorprende che non sia stata accolta la proposta, formulata in sede di lavori tecnici dall’Italia e da altri Stati membri, di rendere facoltativa l’adozione della prevista disciplina. Così come non soddisfano completamente alcune previsioni specifiche del titolo quarto”. Nordio si è detto convinto che “il negoziato proseguirà in modo proficuo anche nella fase dei triloghi con il Parlamento Europeo, nella quale l’Italia continuerà a garantire il proprio apporto”.

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