Giustizia

Via libera definitivo del Senato al Ddl sulla magistratura onoraria

Il provvedimento, collegato alla manovra di bilancio, riforma il regime giuridico, economico e previdenziale dei magistrati onorari

Via libera definitivo dell’Aula del Senato al Ddl che detta modifiche alla disciplina della magistratura onoraria, nel testo già approvato dalla Camera. Il provvedimento, collegato alla manovra di bilancio, riforma il regime giuridico, economico e previdenziale dei magistrati onorari e risponde anche a rilievi dell’Unione europea sull’infrazione 2016/4081 riguardo ai diritti lavorativi di tali magistrati. L’approvazione è arrivata con 75 voti a favore, nessun contrario e 50 astensioni.

“Un passo storico che mette fine a decenni di attese e restituisce dignità, diritti e tutele a migliaia di servitori dello Stato – ha detto il sottosegretario Andrea Delmastro delle Vedove - Mai più figli di un Dio minore: abbiamo garantito loro stabilizzazione sino all’età pensionabile, tutele previdenziali e assistenziali, malattia, ferie, trattamento di fine rapporto e un giusto inquadramento retributivo”.
“L’approvazione del disegno di legge sulla magistratura onoraria rappresenta un passo avanti decisivo verso una giustizia più efficiente e vicina ai cittadini. Finalmente viene riconosciuto, anche sotto il profilo giuridico, economico e previdenziale, il ruolo fondamentale svolto dai magistrati onorari nel nostro sistema giudiziario”. Lo dichiara in una nota il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, presidente della V Commissione Bilancio. “Si tratta - aggiunge Calandrini - di una riforma attesa da anni che garantisce certezze a una categoria troppo a lungo dimenticata. Il ddl chiarisce in modo inequivocabile le funzioni e i compiti dei giudici onorari, delineando un quadro normativo stabile, coerente e rispettoso delle indicazioni europee, scongiurando così nuove procedure d’infrazione a carico dell’Italia”.

La senatrice Fdi, Giovanna Petrenga ha precisato che: “sono due essenzialmente i punti chiave della legge; in primo luogo si riforma il rapporto di lavoro dei giudici onorari chiarendo funzioni e compiti, in secondo luogo si dettano regole per il loro trattamento economico e previdenziale. Insomma, è un riconoscimento ad una categoria finora molto bistrattata e che da ora in poi potrà contare su certezze. Inoltre, adeguandosi alla normativa europea si evita una procedura di infrazione contro l’Italia. Ne avranno beneficio di conseguenza il corretto procedere della giustizia e i cittadini”.

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