Comunitario e Internazionale

Parte la connessione Ue dei sistemi elettronici nel settore giustizia

di Marina Castellaneta

Digitalizzazione della giustizia in particolare nella comunicazione giudiziaria transfrontaliera e interoperabilità tra piattaforme informatiche, per facilitare la cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri – inclusi i rapporti tra cittadini e operatori del diritto – in materia civile, commerciale e penale. Nel segno dello scambio di documenti in modo sicuro. Con questi obiettivi, l’Unione europea ha adottato, il 30 maggio, il regolamento n. 2022/850 relativo a un sistema informatizzato per lo scambio elettronico transfrontaliero di dati nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale (sistema e-CODEX), che modifica il regolamento 2018/1726. Il nuovo testo è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Ue di ieri.

Tra i punti qualificanti del sistema che agevolerà, nel solo settore civile e commerciale, ben dieci milioni di cittadini coinvolti in procedimenti transfrontalieri, la connessione dei sistemi informatici attraverso una comunicazione diretta tra autorità giudiziarie e la possibilità di «garantire la resilienza dei sistemi giudiziari in tempi di crisi». Il sistema si basa su un abilitatore tecnologico digitale, fondamentale per modernizzare la comunicazione tra i sistemi di giustizia elettronica nazionali diversi, che sono interconnessi proprio per lo scambio di dati.

Il nuovo regolamento stabilisce che il sistema e-CODEX (e-Justice Communication via online data exchange system) sia utilizzato, su base volontaria, da tutti gli Stati membri, in modo sistematico, per fare in modo che ogni cittadino o professionista legale nell’Unione europea possa comunicare in via elettronica con le autorità giudiziarie. In pratica, attraverso i punti di accesso e-CODEX, composti da un gateway costituito da un software, basato su una serie comune di protocolli che permette lo scambio sicuro con altri punti e un connettore per collegare i sistemi connessi al gateway, si copriranno settori come gli ordini di pagamento europei, le controversie di modesta entità, il riconoscimento delle sanzioni pecuniarie e delle pene detentive, per arrivare a uno scambio sicuro delle prove elettroniche. La Commissione, intanto, entro la fine del 2022, adotterà atti di esecuzione su standard procedurali digitali, mentre gli Stati membri procederanno ad autorizzare i punti di accesso e-CODEX per i sistemi connessi sul territorio e a designare i corrispondenti e-CODEX.

Entro la fine del 2023, la gestione dell’e-CODEX sarà affidata all’Agenzia dell’Unione europea per i sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia (EU-LISA, con sede a Tallinn, in Estonia), che avrà anche la responsabilità della sicurezza informatica, mentre fino a quel momento la gestione è affidata a un consorzio di Stati membri e organizzazioni finanziate dall’Unione.

Il regolamento dispone che gli utenti – dalle autorità giudiziarie ai singoli cittadini – potranno inviare e ricevere documenti, prove, registrazioni sonore, visive o audiovisive, sotto forma di dati, file, metadati strutturati o non strutturati e altre informazioni in modo rapido e sicuro.

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