Le sezioni unite nella sentenza n. 23406 del 2025 dirimono un contrasto sorto in all'interno del giudice nomofilattico dopo la riforma Cartabia, ritenendo tuttavia che la novella non abbia introdotto una parziale deroga alla generica facoltà dell'impugnazione avverso qualsiasi tipo di sentenza di proscioglimento riconosciuta alla parte civile, ai soli fini della responsabilità civilistica
Il caso portato dinanzi all'attenzione del Supremo collegio vede un procedimento penale instaurato con citazione del pubblico ministero, in cui all'imputato viene contestato il reato di diffamazione per avere offeso, comunicando con più persone, la reputazione della persona offesa e della società che ella rappresenta, affermando che sul legale rappresentazione pendeva un procedimento disciplinare, notizia rivelatasi falsa.
Il giudice di Pace di Torino, all'esito del processo, ha assolto l'imputato...
Argomenti
I punti chiave
- La divaricazione interpretativa dei due diversi orientamenti
- La soluzione interpretativa delle sezioni Unite
- Le nuove ipotesi di inappellabilità descritte dalla riforma Cartabia non riguardano l'impugnazione della parte civile
- Aumentano i varchi di incostituzionalità?
- Urge intervento del legislatore
- Sull'interesse ad impugnare le pronunce di proscioglimento
Legge italiana sullo spazio, un modello se l'attuazione sarà efficace e concreta
di Giulio M. Salerno - Professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università di Macerata