Professione e Mercato

Best in Health con l'Università di Pavia per la realizzazione della rete di laboratori di radiofarmacia

Il progetto finanziato con risorse del PNRR mira alla realizzazione di una rete di laboratori sparsi su tutto il territorio nazionale per la produzione di radioisotopi, tramite un investimento da oltre 15 milioni di Euro

A Best in Health, società di professionisti che fornisce, al mercato della sanità, un ecosistema di competenze integrate per l'ideazione, il lancio, la realizzazione di progetti innovativi in area sanitaria e socio-sanitaria, è stata affidata dall'Università di Pavia la consulenza per la gestione dell'attività di redazione della gara a dialogo competitivo volta alla scelta del socio privato nonché la successiva costituzione della società mista, il cui oggetto sociale è la realizzazione/ristrutturazione di laboratori di radiofarmaci nonché la concessione della gestione pluriennale per la produzione dei radiofarmaci.

L'Università di Pavia aveva infatti proposto al Miur il progetto, denominato "National Consortium for Innovation and development of Radiopharmaceuticals (NCIR)" del valore di 15.985.105 €, coinvolgendo eccellenze scientifiche e cliniche nel campo dell'oncologia nucleare a livello nazionale, quali l'IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Verona, IRST-IRCCS di Meldola, ITEL di Bari ed il Centro di Medicina Nucleare San Gaetano di Palermo, per la creazione di un network di laboratori a livello nazionale in grado di unire pre-clinica e clinica, ricerca per lo sviluppo e produzione di radiofarmaci.

L'intento è quello di realizzare un nuovo modello idoneo a valorizzare da un lato importanti patrimoni scientifici e, dall'altro, a produrre radiofarmaci che, a causa del decadimento del farmaco (radioisotopo) in un arco temporale di poche ore, necessitano di Infrastrutture multi-sito diffuse sull'intero territorio nazionale.

Il MUR Ministero dell'Università e della Ricerca ha accolto con estremo favore il progetto dell'UniPavia, ma visto che i fondi disponibili erano quelli del PNRR, ha disposto il finanziamento solo all'esito di una complessa procedura di Partenariato Pubblico Privato che prevede prima l'indizione di una gara pubblica per l'individuazione di un socio privato con cui costituire una società mista pubblico-privata, il cui capitale sociale è costituito da un lato dal finanziamento del MIUR e dal valore dei 5 siti da realizzare/ristrutturare (per un valore massimo del 49%) e, dall'altra, dal capitale del privato disponibile ad investire in questo interessante progetto (per il restante 51%).

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