Immobili

Cdm, via libera al “salva-casa” per regolarizzare “piccole difformità”

Salvini: “È una rivoluzione liberale, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso”. “Spero da lunedì il decreto sia pubblicato in GU e di vedere moltissima gente in comune a pagare: così gli uffici si liberano di 4 milioni di pratiche stimate”. Confedilizia: “Bene, misure utili”

immagine non disponibile

“Molto soddisfatto dell’intervento, una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale entrerà nelle case di milioni di italiani in maniera risolutiva. È una rivoluzione liberale, passiamo dal silenzio rigetto al silenzio assenso”. Lo ha detto il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, sul salva-casa dopo il Consiglio dei Ministri. “E’ una bellissima giornata non solo per i proprietari ma per tutto il settore edilizio,” ha sottolineato il ministro.

Nel Dl salva-casa presenti anche disposizioni sui dehors realizzati da bar e ristoranti durante il Covid. Secondo la bozza del decreto, che si compone di tre articoli, all’articolo 2 si legge che “le strutture amovibili realizzate durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e mantenute in esercizio alla data di entrata in vigore della presente disposizione possono rimanere installate”. Ma “resta ferma la facoltà per il Comune territorialmente competente di richiederne in qualsiasi momento la rimozione”, viene sottolineato nel testo. L’articolo 1 apporta “modifiche al Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 - Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” mentre l’articolo 3 reca “disposizioni di coordinamento e entrata in vigore”

“Le norme - ha proseguito- consentiranno di sanare ’piccole irregolarità non è un condono sull’esterno’. Si affronta un “problema decennale per le suddivisioni interne diverse” da quelle registrate. “Spero da lunedì, quando il decreto sarà pubblicato - di vedere moltissima gente in comune a pagare: così gli uffici si liberano di 4 milioni di pratiche stimate”. Insomma, per il Ministro, si tratta di una “grande opera di semplificazione e sburocratizzazione”, oltretutto “spero che una grande quantità di immobili che tornano sul mercato abbiano un affetto sul mattone”

“Tra le misure, l’inserimento nel criterio di edilizia libera per vetrate panoramiche amovibili, tende e altre opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici, l’ampliamento delle tolleranze costruttive ed esecutive, la semplificazione dell’accertamento di conformità eliminando la doppia conformità (che d’ora in poi verrà richiesta solo nei casi più gravi) e la fine del paradosso del silenzio rigetto, con l’introduzione del silenzio assenso: vale a dire che se l’Amministrazione non risponde, entro i termini prestabiliti, l’istanza si considera accettata”.

“Viene semplificato inoltre il cambio di destinazione d’uso di singole unità immobiliari, nel rispetto delle normative di settore e di eventuali specifiche condizioni comunali”.

Confedilizia, bene, misure utili - “L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche è una buona notizia. Si tratta di misure di buon senso, che saranno utili ai proprietari di casa e al mercato immobiliare. Ora la palla passa al Parlamento, che potrà valutarle ed eventualmente perfezionarle”. Così Confedilizia in una nota sottolineando che “La diffusione delle bozze del provvedimento ha scacciato i fantasmi - che vedeva solo qualcuno - del fantomatico condono, lasciando spazio a quanto il Ministro Salvini aveva annunciato per la prima volta in un convegno della Confedilizia a Piacenza nel settembre del 2023 e poi illustrato al Ministero delle infrastrutture il 4 aprile scorso”.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©