Cgue: integratori, giro di vite (provvisorio) sulle indicazioni dei benefici per la salute
La Corte Ue, con la sentenza nella causa C-386/23, ha chiarito che il divieto durerà fino a quando la Commissione non avrà completato l’esame di tali indicazioni ammettendone l’impiego
La pubblicità mediante indicazioni sulla salute relative a sostanze botaniche è attualmente vietata. Lo ha stabilito la Corte Ue, con la sentenza nella causa C-386/23. I giudici di Lussemburgo hanno chiarito che il divieto si applica fino a quando la Commissione non abbia completato l’esame delle indicazioni e le abbia inserite negli elenchi delle indicazioni sulla salute consentite; a meno che il loro impiego non sia già ammesso in base a un regime transitorio
Il caso - L’impresa tedesca Novel Nutriology commercializza un integratore alimentare contenente estratti di zafferano e di succo di melone, e nella pubblicità dichiara che migliora l’umore o riduce la sensazione di stress e di stanchezza.
Un’associazione professionale tedesca ha citato l’azienda chiedendo di vietare l’utilizzo di tali indicazioni in quanto contrarie al diritto dell’Unione. A questo punto la Corte federale di giustizia tedesca si è rivolta alla Corte Ue.
Il regolamento - I giudici europei ricordano che, secondo un regolamento del 2006 (Regolamento (CE) n. 1924/2006), l’utilizzo di indicazioni sulla salute nella pubblicità dei prodotti alimentari e degli integratori alimentari è, in linea di principio, vietato. E può essere consentito solo quando le relative indicazioni sono autorizzate dalla Commissione e incluse negli appositi elenchi. La Commissione, tuttavia, non ha ancora completato l’esame delle indicazioni sulla salute relative alle sostanze botaniche.
La motivazione - Pertanto, proseguono i giudici di Lussemburgo, le indicazioni sulla salute relative alle sostanze botaniche non possono, allo stadio attuale, essere utilizzate per promuovere integratori alimentari. Una deroga è possibile se le indicazioni rivendicate rientrano in un regime transitorio previsto dal regolamento del 2006. Secondo le informazioni fornite dalla Corte federale di giustizia, ciò però non avviene nel caso specifico. Infatti, si tratta di indicazioni sulla salute relative a funzioni psicologiche che, prima dell’entrata in vigore del regolamento, non sono state sottoposte a valutazione e autorizzazione in Germania. Per tali indicazioni, avrebbe dovuto essere presentata all’autorità nazionale competente una domanda di autorizzazione entro il 19 gennaio 2008, cosa che la Novel Nutriology non ha fatto.