Professione e Mercato

Gli avvocati scovano i talenti con i concorsi

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di Elena Pasquini

Entrare nello studio legale attraverso un concorso? Si può. Il premio Freshfields è ormai un’istituzione ed altre insegne stanno sperimentando sistemi di recruitment per evidenziare preparazione tecnica e soft skills dei candidati.

Un metodo in aggiunta a quelli tradizionali che impone impegno per gestione e organizzazione: dalla preparazione del bando alla creazione della “squadra”, poi la comunicazione e, solo da ultimo, la selezione. Sono circa cinque i mesi necessari affinché il lavoro preparatorio trovi una forma definitiva nel caso pratico da sottoporre ai candidati nel giorno della prova, suggeriscono dallo studio Freshfields Bruckhaus Deringer. Il concorso per laureati in giurisprudenza con indirizzo in diritto commerciale o internazionale schiera in campo due soci - a Milano e Roma - col compito di identificare il presidente di giuria e, insieme all’ufficio marketing e recruitment, fissare la data del concorso. Una volta composta la commissione giudicante, inizia l’attività di comunicazione: circa due mesi prima si invia il bando alle università e i soci, con alcuni associate, iniziano lo screening delle candidature; a venti giorni dalla data del concorso sono convocati i dieci selezionati. Intanto si prepara il caso e si organizza la giornata nella quale, isolati e separati dai giurati, i ragazzi hanno 45 minuti per consegnare la propria proposta di soluzione. «Un percorso pieno di tensione» spiega Francesco Lombardo, senior associate del gruppo Global transactions - Finance e vincitore 2008, che prevede un colloquio in inglese e in italiano con la giuria, nel quale dimostrare «elasticità mentale e business orientation» oltre a solide conoscenze giuridiche. Si valuta l’approccio, consapevoli che «una preparazione specifica è impossibile» sottolinea Luigi Verga, partner del gruppo Global transactions – Corporate.

Dal punto di vista economico, l’impegno è sostanzialmente quello dei premi ai vincitori. «Una spesa complessiva di circa 15mila euro, uno sforzo che non deve spaventare - conferma Marco Pesenti, senior partner di La Scala, società tra avvocati -. Il vero punto è valutare il costo orario delle persone che gestiscono le attività in parallelo all’ordinaria amministrazione». Tanto più nell’opzione prevista da La Scala youth programme, alla sua seconda edizione: un corso/concorso per un massimo di 20 neolaureati interessati a specializzarsi nel diritto bancario. I cinque migliori entrano in studio. «L’aspetto più complesso – spiega Pesenti – è dare contenuti interessanti dal punto di vista professionale e didattico. Nel corso, però, possiamo vedere la crescita dei ragazzi e comprenderne l’empatia e la capacità di leadership». Oltre al managing partner e alla responsabile marketing, lavorano con Pesenti venti docenti tra soci salary o senior associate, coadiuvati da junior e da otto persone di staff.

L’ambizione resta selezionare talenti, ricordando che «le aziende più inclusive hanno una produttività maggiore» afferma Annalisa Reale, socio responsabile collaboratori e diversity in Chiomenti. Lo studio ha annunciato la prima edizione del premio in “Diritto e innovazione digitale” per neolaureati o laureandi in giurisprudenza con una predilezione per i temi dell’innovazione applicata al diritto e all’economia. I vincitori saranno selezionati sui titoli e sulla capacità di evidenziare in un elaborato scritto come l’uso delle tecnologie digitali sia leva di innovazione e cambiamento . Iscrizione entro il 27 luglio: in palio quattro tirocini retribuiti di sei mesi e, per il migliore, un premio di 5mila euro.

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