Professione e Mercato

Il valzer delle poltrone negli studi legali

di Elena Pasquini

Donne protagoniste della settimana. Il costante incremento numerico e nelle posizioni di rilievo delle avvocatesse negli studi legali emerge anche dal giro delle nomine e degli ingressi nelle boutique legali, nonché dagli eventi di formazione pensati “al femminile”, da donne per le donne.

Esempio “eccellente” in questo senso è quello presentato dallo studio Nunziante Magrone. «Women for Women» nasce dall’idea di un team di 22 avvocatesse della law firm di proporre un’assistenza legale a misura di altre professioniste, imprenditrici, donne manager e, più in generale, donne impegnate in ambito lavorativo con una consulenza su quelle aree del diritto che possono presentare delle specificità di genere.
Una practice trasversale alle varie aree del diritto che compongono il core business dello Studio per il quale sono state pensate modalità di confronto alternative, orario flessibile e specifiche convenzioni con le principali associazioni al femminile. Nonché la previsione di incontri di formazione specifici di stretta attinenza al progetto. Alla guida l’avvocato penalista Caterina Flick , esperta di privacy: il team, dislocato tra Roma e Milano, comprende legali in ambito di diritto societario, diritto amministrativo, diritto del lavoro, proprietà intellettuale, informatica, privacy e real estate nonché una rete di professioniste specializzate in settori complementari.

È donna anche il nuovo of counsel di Crea Avvocati Associati. Elena Carpani entra in studio nella sede di Milano, lasciando la carica di socio ricoperta negli ultimi otto anni in Mercanti Dorio e Associati. Il legame con CREA è la precedente attività professionale con Daniele Caneva, fondatore di Caneva e Associati e oggi parte di CREA, che si è dichiarato felice di riprendere la collaborazione: «Siamo certi che la sua esperienza contribuirà ad ampliare ulteriormente la nostra assistenza nell'ambito della proprietà intellettuale e delle ristrutturazioni d'impresa». L’avvocato, infatti, si occupa di diritto della pubblicità, pratiche commerciali scorrette, diritto commerciale, fallimentare e ristrutturazioni d'impresa.

Tutto in rosa, anche se non strettamente legato all’avvocatura, il progetto dedicato alle donne della Professional Women’s Association per aiutare a pianificare la carriera e “crescere” grazie al sostegno di professioniste e dirigenti di alto profilo che mettono a disposizione il loro tempo e le loro competenze per sostenere altre donne a raggiungere i propri obiettivi di carriera. Le iscrizioni al programma di mentoring chiuderanno il 25 marzo 2015.

Milano è spettatrice di un nuovo passaggio tra studi, con l’ingresso in Ughi e Nunziante degli avvocati Giovanni Maria Marini e Afra Mantoni dallo studio internazionale Jones Day.
Giovanni Maria Marini, iscritto anche al Bar di New York e con esperienza nei settori corporate, finance e real estate, ritorna da Ughi e Nunziante dove aveva mosso i suoi primi passi legali come braccio destro di Giovanni Ughi e collaborerà con tutti i partner e associate. L’assistenza in operazioni di M&A, riorganizzazione, finanziamento e di diritto immobiliare di ogni tipo si svolgerà con clienti italiani e stranieri.
Afra Mantoni assiste la clientela in questioni attinenti alla protezione dei dati, compresi lo sviluppo e l’implementazione di policy worldwide e procedure di compliance ai fini della gestione e della tutela dei dati personali e aziendali. L'avvocata sarà responsabile, come socia, del dipartimento Data Protection dell’ufficio di Milano. 

Nel frattempo si è definita le nuova configurazione del consiglio dell’ordine degli avvocati di Milano: come prevedibile presidente è Remo Danovi ; Enrico Moscoloni è stato nominato vice-presidente, Cinzia Preti consigliere segretario mentre Laura Cossar sarà consigliere tesoriere. Danovi ha stretto un'alleanza con gli ex giuggioliani di Avvocati per gli Avvocati e ha così dato vita a una maggioranza composita all'interno del Consiglio.

OItre confine – Quota quarantadue. Con l’apertura di un nuovo ufficio a Detroit, la diciassettesima sede negli Stati Uniti, Jones Day punta a inserirsi nel processo di “rinascita” della città metropolitana agevolando la crescita degli investimenti inbound e, proteggendo l'eccezionale volume di proprietà intellettuale delle società locali, consentire loro di trarre vantaggi dai mercati di tutto il mondo.

 



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